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GIORNATA VITTIME DELL’AMIANTO
Iniziative a Roccagorga e Latina
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ROCCAGORGA – Sabato è la giornata mondiale dedicata alle vittime dell’amianto. L’associazione Ona organizza, in collaborazione con il Comune di Roccagorga, un convegno-manifestazione, alla quale interverranno, con il Presidente Nazionale, Ezio Bonanni, Arturo Cianciosi, Flavio Domenichini, Elidea Cammarone, il Sindaco di Roccagorga, Carla Amici, e la parlamentare Sesa Amici, componente della commissione affari istituzionali (PD).

Perchè la scelta è ricaduta su Roccagorga lo abbiamo chiesto al presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, avvocao Ezio Bonanni.

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LATINA – Non sarà questa l’unica iniziativa. Legambiente, in collaborazione con l’Avis Lazio, il Terracina Social Forum e l’Osservatorio Nazionale Amianto, infatti, organizza per sabato, dalle ore 10.00 alle 16.00, presso il Villaggio della Legalità di b.go Sabotino (LT) il convegno “AMBIENTE E SALUTE, BENI COMUNI DA DIFENDERE INSIEME”, dove la parola “insieme” sta ad indicare non solo le correlazioni tra ambiente e salute umana, ma anche la volontà di collaborare delle associazioni coinvolte.

L”iniziativa ha come obiettivo quello di celebrare la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto, stabilita il 28 gennaio del 2005 a Porto Alegre (Brasile), durante il Forum Mondiale dell’Amianto e poi confermata alla Conferenza europea sull’amianto del 22/23 settembre 2005. Una celebrazione doverosa e un impegno comune che deve essere rinnovato, anche in considerazione dei circa 120 mila morti l’anno e delle 32 milioni di tonnellate di amianto che ancora si maneggiano senza precauzioni. Nella provincia di Latina ancora troppi capannoni, civili abitazioni, stalle e strutture pubbliche posseggono il pericoloso materiale. Ricordiamo a questo proposito l’importante sentenza pronunciata dal tribunale di Torino, contro i responsabili Stephan Schmidainy e Jean Marie de Cartier condannati a 16 anni e al risarcimento dei danni alle vittime in solido come responsabili civili per la produzione e diffusione sistematica del pericoloso materiale (eternit).

L’iniziativa è l’occasione per ricordare anche la tragedia di Chernobyl, accaduta il 26 aprile del 1986, quando l’unità numero 4 della centrale nucleare ucraina ha avuto il più grande incidente nucleare della storia. L’area contaminata ha riguardato una superficie tra 125 e 146 mila chilometri quadrati e parte dei territori di Ucraina, Bielorussia e Russia. Furono evacuate più di 130 mila persone in un raggio di 30 chilometri. Secondo stime credibili si contano diverse centinaia di migliaia di decessi tra morti dirette e indirette. Una tragedia mondiale da ricordare, anche per chiedere l’uscita definitiva dell’intera Europa dalla follia nucleare, per fortuna chiusasi in Italia con la vittoria di ben due referenda. Proprio il territorio pontino, con due centrali nucleari, è di quelli che hanno pagato il prezzo più elevato per una servitù di morte che deve essere liquidata quanto prima. La soluzione è l’organizzazione di un sistema diffuso e democratico di produzione elettrica da fonte rinnovabile.

 

 

 

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