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LATINA– C’è una speranza che i cittadini di Latina recuperino l’Iva indebitamente versata sulle bollette Tia, anche senza fare ricorso al Giudice di Pace.
La maggioranza in consiglio comunale tenterà infatti una strada per consentire la restituzione alle famiglie di una cifra che per le annualità 2006-2009 si aggira intorno ai 4milioni e mezzo di euro. La strategia è stata individuata dopo l’ultima sentenza della Corte di Cassazione: un ordine del giorno che sarà messo in votazione al primo consiglio comunale utile impegna la Latina Ambiente ad interpellare la Direzione Regionale delle Entrate per ottenere l’autorizzazione ad emettere note di credito e dunque a rimborsare l’Iva a favore degli utenti ch l’abbiamo pagata senza poterla detrarre. Se le Entrate si pronunceranno positivamente la società partecipata guadagnerà a sua volta un credito d’ imposta di pari importo nei confronti dello Stato. L’operazione avverrebbe “al sicuro” senza aggravio per le casse della società partecipata e dunque senza passivo.
“Nel caso in cui il Comune dovesse decidere di rimborsare l’Iva senza che l’Agenzia delle Entrate abbia riconosciuto il diritto degli utenti a riaverla, infatti, inevitabilmente il passivo graverebbe sul prossimo Pef e dunque sempre sulle tasche dei cittadini che pagano il servizio”.
Ci vorrà qualche mese, dopo l’approvazione della delibera da parte del consiglio comunale, per conoscere il responso della Direzione Regionale delle Entrate.
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