LATINA – Sono usciti dalla camera di consiglio i giudici del Tribunale di Latina che hanno letto le condanne degli imputati nel processo Andromeda, che aveva portato all’arresto di diversi componenti del clan Di Silvio, a cui per la prima volta veniva contestata l’associazione a delinquere.
Completamente ridimensionato dal collegio penale l’impianto accusatorio che aveva portato il pm Marco Giancristofaro a chiedere 116 anni totali di carcere per i componenti del clan stanziale a Latina, a cui, per la prima volta, veniva contestata anche l’associazione a delinquere.
Le condanne sono state ridotte di molto perché i giudici non hanno contestato il tentato omicidio e l’associazione per delinquere è stata riconosciuta in forma semplice. Da 116 anni totali si è passati a 23 anni. Pena più alta per Costantino “Patatone” Di Silvio, condannato a sei anni e nove mesi; sei anni e otto mesi per Giuseppe Pasquale; tre anni per Armando e Ferdinando; un anno e dieci mesi per Samuele, un anno e otto mesi per Gianluca Mattiuzzo. Assolti Carmine, e Gerardo Scava e Giulia De Rosa.
Antonio Bertizzolo ha intervistato uno dei componenti del collegio difensivo, Oreste Palmieri.
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