APRILIA – Beni per tre milioni di euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Aprilia dopo i controlli effettuati su una società del settore pubblicitario che – si è scoperto – aveva occultato al fisco sette milioni e mezzo di euro.
Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, su richiesta del sostituto procuratore, Raffaella Falcione e ha interessato sei fabbricati, un capannone ed una palestra riconducibili ad uno dei due amministratori denunciati. Il valore dei beni (che si trovano tra le province di Latina e Roma) supera di 3 milioni e 300 mila euro.
A destare sospetti, la dichiarazione dei redditi, troppo povera per il grosso volume d’affari dell’azienda pubblicitaria. I finanzieri si sono accorti infatti che la ditta aveva dichiarato passività per circa 9 milioni e che aveva fatto sparire i documenti, simulando un furto. In mancanza delle scritture contabili, le Fiamme Gialle hanno effettuato accertamenti bancari che hanno permesso di ricostruire il reale giro d’affari e di scoprire 7 milioni e mezzo di “nero”. La società, a conti fatti, ha evaso imposte per 3 milioni e 750 mila euro ed Iva per 2 milioni e 700 mila. Gli amministratori coinvolti sono un apriliano residente ad Anzio (vero amministratore) e un uomo di Cisterna che fungeva da prestanome, denunciati per infedele dichiarazione, occultamento delle scritture contabili e simulazione di reato.
