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ACCORDO CORDEN PHARMA
Salta l’incontro di ratifica in Regione
Scontro tra sindacati e Città Nuove

Corden Pharma

LATINA – Salta la ratifica dell’accordo sindacale per la vertenza Corden Pharma, in Regione Lazio. Un rinvio “repentino” stigmatizzato dai sindacati delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil che ci vedono “lo zampino della politica”. L’ente ha annullato improvvisamente infatti, sabato l’incontro previsto per oggi negli uffici dell’assessorato al lavoro. E  intanto sulla dolorosa vertenza, che vedrà uscire dall’azienda farmaceutica di Sermoneta Scalo, ben 171 lavoratori, esplode la polemica.

Il capogruppo di Città Nuove in consiglio comunale a Latina, Gianni Chiarato, definisce sospetto l’accordo sindacale che porta la firma di Cgil, Cisl e Uil, ma non dell’Ugl, e i Segretari Generali Provinciali dei chimici  contrattaccano: “Scandalose sono le dichiarazioni di Chiarato. Non risulta che sino ad oggi il consiglio comunale abbia mai messo all’ordine del giorno dei suoi lavori questa vertenza. Definire “sospetto” un accordo del quale non si è seguito tutto il percorso, oltre ad essere una sfacciata strumentalizzazione, intellettualmente disonesta, rischia di mettere in fibrillazione ulteriormente i lavoratori, insinuando il dubbio che si possa fare chissà cosa e magari evitare forse i licenziamenti. Chiarisca cosa intende per accordo “sospetto”. Ci dica lui quali sono le alternative e le soluzioni. Convincerà la Corden Pharma a non licenziare? Ed è dello stesso avviso Claudio Durigon, coordinatore regionale dello stesso partito politico di Chiarato e al tempo stesso braccio destro dell’assessore regionale alle politiche del lavoro?”, domandano D’Arcangelis,  Cecere e Cavallo chiedendo inoltre all’Ugl di “prendere le distanze da questo pseudo politico-sindacalista che con queste sue esternazioni danneggia anche lo stesso sindacato autonomo”.

“La nostra impressione  – si legge nella dura nota delle segreterie sindacali – è che, come sempre, le beghe tra i partiti politici ed all’interno dello stesso partito e la voglia di farsi largo a qualunque costo per ottenerne vantaggi personali, spingano a strumentalizzare senza scrupoli il dramma umano di centinaia di famiglie. A tale proposito siamo esterrefatti per il rinvio repentino dell’incontro previsto per il 30 luglio in Regione, annullato dall’ente nella giornata di sabato 28 luglio 2012. Legittimo il sospetto che ci sia lo zampino della politica”.

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