LATINA – E’ stato sospeso, ed è ripreso solo in tarda mattinata, con l’autodifesa del Presidente della Provincia, Armando Cusani, il consiglio provinciale che aveva all’ordine del giorno le comunicazioni del numero uno di Via Costa in merito alla vicenda giudiziaria che lo ha visto condannato a due anni di reclusione e all’intredizione dai pubblici uffici per abusivismo edilizio (pena sospesa).
Il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani ha distribuito ai consiglieri il capo di imputazione del processo che si è svolto lunedì scorso in Tribunale e dove è stato condannato a due anni per abusivismo edilizio, non voglio un giudizio, ma fatevi un’idea ha detto il numero uno di via Costa che comunque ha incassato la fiducia da parte della maggioranza mentre il Partito Democratico alla riapertura dei lavori dopo che è stato aperto il consiglio e dopo la sospensione non si è ripresentato in aula. C’è da sottolineare che la Provincia ha espresso anche solidarietà al magistrato Marco Giancristofaro vittima delle minacce dei giorni scorsi anche se non si è pronunciata e non ha mai fatto il nome di Gabriella Nuzzi, il giudice componente del collegio penale che ha condannato Cusani, il presidente della Provincia si era espresso in maniera chiara sul magistrato, salvo poi aggiustar e il tiro.
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Pochi minuti dopo l’apertura, il presidente del consiglio Michele Forte ha sospeso l’assise. Il Pd aveva da poco chiesto di leggere una dichiarazione nella quale annunciava l’ intenzione di abbandonare l’aula per protesta.
Per il capogruppo Mauro Visari, Cusani ha voluto politicizzare una vicenda esclusivamente giudiziaria e la risposta nonpoteva che essere politicaaudiovisari cusani]
Per il segretario provinciale Enrico Forte: “Il consiglio non si può trasformare in un tribunale del Popolo”.audioforte]
Per il consigluiere regionale e comunale Claudio Moscardelli “Cusani umilia le istituzioni e la battaglia per chiderne le dimissini proseguirà in ogni sede”audiomoscardelli]