ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

RETE ANTIVIOLENZA
Il Comune di Latina firma il protocollo d’intesa

Patrizia Fanti

LATINA – Il Comune di Latina, rappresentato dall’Arch. Patrizia Fanti in qualità di Assessore ai Servizi Sociali, alla presenza del Ministro Elsa Fornero, ha firmato ieri il PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ADESIONE ALLA RETE NAZIONALE ANTIVIOLENZA presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, in Roma.
Nel corso dell’incontro, a cui erano presenti tutti i 24 ambiti territoriali, 14 Comuni e 10 Provincie, facenti parte della Rete Nazionale, il Capo Dipartimento Avv. Patrizia De Rose ha illustrato le misure che il Dipartimento ha messo in atto per finanziare a livello nazionale i progetti Antiviolenza.
“Concordo con il Ministro Fornero: la violenza verbale, psicologica e fisica di cui sono vittime le donne in casa come negli ambienti di lavoro ed in ambiti diversi del quotidiano, sono in crescita esponenziale – dice l’Assessore Fanti – indipendentemente dal ceto e dall’età. Il deprecabile fenomeno è attribuibile all’indiscusso cambiamento della società, all’incremento del disagio sociale ma, a mio avviso, precisa l’Assessore, anche alla perdita di punti di riferimento certi e di quei valori che hanno costituito le fondamenta del vivere civile della nostra società. La violenza sulle donne potrebbe considerarsi la conseguenza sintetica del citato malessere.”
Tre gli specifici avvisi pubblicati:
– il primo, finanziato per 3 milioni di euro, riguarda progetti di sostegno alle attività di contrasto e sostegno alle vittime;
– il secondo, finanziato per 10 milioni di euro, riguarda l’implementazione di nuovi servizi aggiuntivi soprattutto per ampliare servizi residenziali e di inclusione sociale in favore delle donne vittime e dei loro figli
– il terzo, finanziato per 1,7 milioni di euro, riguarda la formazione specifica di operatori sanitari.
Il Comune di Latina partecipando al bando in partenariato con l’associazione di volontariato Centro donna Lilith, aveva già avviato l’iter per la realizzazione del progetto presentato che prevede l’avvio di due case di prosecuzione per donne vittime da re-includere nella vita normale dopo il primo periodo di fuga e protezione. Il progetto è stato finanziato su 116 proposte progettuali arrivate da tutta Italia, posizionandosi al 16° posto con un ottimo punteggio (i progetti idonei e finanziati sono stati 33 in totale), perché considerato innovativo.
“ Il Ministero ha, – precisa l’Assessore Fanti – nelle more dei fondi disponibili di gran lunga inferiori a quelli degli anni precedenti, finanziato solo progetti innovativi, ed il nostro è stato considerato particolarmente meritevole in quanto non proponeva la realizzazione di una rete ma il consolidamento di una rete già esistente. Siamo particolarmente soddisfatti in quanto con i fondi assegnatici dal Ministero, riusciamo a coprire quasi completamente per due anni i costi delle due “Case di Prosecuzione” considerato innovativo rispetto ad altri progetti presentati. Con la Casa di Prosecuzione chiudiamo infatti la “rete” per affrontare il problema della violenza sulle donne, costituita dal Centro di Ascolto (n. 1522 attivo 24h su 24h su tutto il territorio nazionale) finanziato dall’Unione Europea, la casa rifugio e prossimamente l’attivazione delle Case di Prosecuzione per poter offrire alle donne assistite che hanno superato la fase dell’emergenza, la possibilità di ricostruire un futuro acquisendo, se necessario, con l’aiuto di esperti, i mezzi per la propria autonomia.”

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto