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BLITZ SUL LUNGOMARE DI TERRACINA
La Municipale sequestra ombrelloni “abusivi”
Lettera-protesta di un turista

(foto d’archivio)

TERRACINA – Un blitz è stato compiuto dalla Polizia Municipale di Terracina, questa mattina intorno alle 7,30, sulle spiagge del lungomare, nel tratto precedente la foce del Sisto, dove un piccolo esercito di vigili urbani e ausiliari ha sequestrato ombrelloni e sdraio,  contestando  la collocazione  abusiva, in assenza di una concessione balneare.

Tutto corretto per la legge, ma c’è un “ma”, come ci segnala prontamente un ascoltatore: si tratta infatti di ombrelloni di privati che si sono organizzati  per “autogestire” la spiaggia senza fini di lucro.

Spiega il turista: “I residenti, che abitano in estate le centinaia di case di vacanza sul lungomare, portando anche un po’ di turismo in una zona ormai depressa per mancanza totale di servizi,  provvedono da soli alla pulizia della spiaggia, a primavera, a inizio stagione e quotidianamente durante tutto il periodo estivo. Un servizio che costa soldi (non certo pubblici) e che il Comune di Terracina dovrebbe garantire, ma non è in grado di assicurare. Ne è prova che, dove non “operano” privati cittadini, la  spiaggia è terra di nessuno,  ricettacolo di rifiuti di ogni genere.  Mi chiedo – conclude il turista amareggiato per la brutta sorpresa al secondo giorno di ferie – se piantare i propri ombrelloni (che poi al tramonto vengono riposti in aree private e non restano quindi ad “occupare”  abusivamente la spiaggia) sia un comportamento grave, da sanzionare. O non sia l’ora di riconoscere, invece, che paghiamo tasse al Comune in cambio di nulla. Al giovane sindaco di Terracina, vorrei ricordare – conclude il nostro ascoltatore – che paghiamo una salatissima Imu, su seconde case che vengono utilizzate massimo due mesi l’anno e che la tassa sui rifiuti, anche questa salatissima, viene pagata per un servizio (non efficiente) che non contempla nemmeno la raccolta differenziata e che pesa sul Comune  – anche in questo caso –  per soli due mesi l’anno (ma se ne pagano dodici).  Per favore, non parlate di stabilimenti abusivi. Grazie”.

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