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CASO GIUSTIZIA PONTINA
La politica locale si unisce: “Fare fronte comune per salvare le sedi di Gaeta e Terracina”

Il tribunale di Gaeta

No all’accorpamento del tribunale di Gaeta a Cassino. E’ quello che dice l’assessore provinciale Enrico Tiero. “Gli accorpamenti e le soppressioni riporteranno soltanto i territori sotto il rigido controllo centrale, tornando indietro negli anni e frenando la loro crescita. Per questo cercherò con ogni strumento di scongiurare la chiusura delle nostre sedi distaccate colpite dal provvedimento del Governo”. Le affermazioni dell’assessore si uniscono quindi a quanto già detto dal sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, il quale aveva sollecitato la Regione a far partire un ricorso alla Corte Costituzionale. “Il rischio è infatti – sostengono – è che il Tribunale di Latina arrivi al collasso, oltre al fatto che si creerebbe un vuoto importante nel sud pontino per la quotidiana lotta contro la criminalità e alle infiltrazioni malavitose”.

A rendere più pesante il carico, anche le dichiarazioni di Giorgio De Marchis, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Latina. “Avevamo già sostenuto la questione della tutela del sistema giudiziario pontino, sostenendo l’ordine del giorno presentato dal sindaco Di Giorgi” – ha affermato De Marchis – Lo abbiamo fatto mettendo da parte le polemiche, ma dobbiamo prendere atto che a poco è valso l’impegno unanime della politica cittadina: la risposta del governo è stata il taglio degli importanti presidi giudiziari, marginalizzando la provincia di Latina. Le istanze del consiglio comunale non sono state riprese dalle rappresentanze parlamentari locali e non hanno trovato ascolto nel dibattito centrale sul riordino delle sedi giudiziarie. Da queste parti i tagli economici e di organico sono cominciati da anni e oggi la spending review e la debolezza della classe dirigente locale che siede nella giunta regionale ha finito per liquidare quanto ne rimaneva in piedi. Paradossalmente fino a qualche mese fa si parlava della sede della Procura antimafia a Latina, mentre oggi ci troviamo senza un presidio di giustizia fondamentale come quello del sud pontino. Troviamo corretta la posizione del sindaco Di Giorgi per fare fronte comune per la giustizia pontina e a settembre si dovrà esercitare una pressione sulla governatrice Renata Polverini per riaprire la partita”.

Il riferimento alla giunta regionale è nei confronti dell’assessore Aldo Forte, che nei giorni scorsi aveva giustificato l’intervento del Governo dopo le spiegazioni da parte del ministro Paola Severino. L’assessore, oltre a spiegare che l’accorpamento è praticamente inevitabile, aveva visto l’aspetto positivo della questione: la maggiore vicinanza di Cassino a Gaeta, solo 30 chilometri.

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