LATINA – La Sogin ha annunciato il secondo step della attività di smantellamento della vecchia centrale nucleare di Borgo Sabotino. Dopo il pontile, via anche l’edificio turbine, una struttura in cemento armato, lunga 128,5 metri, larga 35,5 e alta 24, che durante l’esercizio ospitava le turbine dell’impianto, 3 principali e 2 ausiliarie. La demolizione della struttura, con un volume di 120.000 metri cubi, produrrà 14.400 tonnellate di cemento, circa il peso del ponte di Brooklyn.
Ascolta l’amministratore delegato della Sogin Giuseppe Nucci
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L’ad Nucci nell’edificio turbine
Con questo importante cambiamento guardiamo avanti per vedere una città migliore, ha detto il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, ascolta
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Nel corso della visita l’amministratore delegato, Giuseppe Nucci, ha illustrato i risultati economici della Società. Nel 2011 le attività di smantellamento sono state pari a 55,5 milioni di euro, oltre due volte la media del periodo 2001-2010, il miglior risultato da quando Sogin è stata costituita.
Nel 2011, Sogin si è aperta al mercato ed ha adottato le procedure di gara nella fornitura di beni, servizi e lavori favorendo una maggiore partecipazione delle imprese. Nel 2011, sono state contrattualizzate attività per 148 milioni di euro, con un incremento del 53% rispetto al 2010. La percentuale dei contratti assegnati tramite gara è passata dal 34% del 2010 all’80% del 2011. Sono stati ottenuti 17,7 milioni di risparmio nell’assegnazione dei lavori.
Il piano industriale prevede tra il 2012 e il 2015 attività di bonifica ambientale nei siti nucleari per circa 350 milioni di euro con l’avvio delle operazioni di smantellamento delle isole nucleari, dei quali circa 40 milioni per le attività nella centrale pontina.
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Sogin terminerà la bonifica del sito di Latina nel 2021 con lo smantellamento di tutte le infrastrutture e l’abbassamento di 20 metri dell’edificio reattore, portandolo dai 50 attuali a 30 metri.
- La ex centrale nucleare di Sabotino
“Con lo smantellamento dell’edificio turbine – ha dichiarato Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato di Sogin – si conferma il proficuo rapporto che abbiamo con gli enti e le istituzioni coinvolte, a vario titolo, nelle nostre attività di bonifica dei siti nucleari. Ritengo che continuando a lavorare in questa direzione – ha aggiunto – si possa creare un “Sistema Decommissioning Italia”, che porti ad una maggiore sinergia, consentendoci di terminare nei tempi programmati la più grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese. Un maggior coordinamento fra tutti i nostri stakeholder – ha concluso Giuseppe Nucci – permetterà inoltre di costruire in questo comparto un “Sistema Paese”, in modo da proporci come player anche nel mercato internazionale del decommissioning, che nei prossimi anni si svilupperà con la chiusura di molte centrali nucleari obsolete”.
