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OMICIDIO MARINO, LA REAZIONE A SCAMPIA
Il prefetto: “Rafforzare i servizi di controllo”

Il Prefetto di Latina Antonio D’Acunto

TERRACINA – Mentre proseguono le indagini della Polizia sull’efferata esecuzione avvenuta il 23 agosto sul lungomare di Terracina, dove è stato ucciso con dieci colpi di pistola, sparati quasi tutti sul volto, Gaetano Marino, boss degli Scissionisti, a Scampia c’è stata un’altra esecuzione, con un morto e due feriti, probabilmente collegata proprio a quella di Terracina.

COMITATO PER LA SICUREZZA – Per fare il punto sulle indagini e sulle misure da prendere, il prefetto Antonio D’Acunto ha riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblico e chiesto alle forze dell’ordine di rafforzare i servizi di vigilanza sul territorio. Alla riunione era presente il sindaco di Terracina, Nicola Procaccini, insieme al questore, Alberto Intini e ai comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i colonnelli Giovanni De Chiara e Paolo Kalenda.  I servizi stabiliti sono volti – spiega la Prefettura in una nota – «a garantire il sereno svolgimento della vita civile».

Il Pd dal canto suo torna a chiedere un rafforzamento dei presidi in provincia. «Istituire una sezione della Dia e della Dda nella provincia di Latina e rivedere la soppressione delle sezioni distaccate di Terracina e Gaeta decisa nell’ambito della razionalizzazione delle circoscrizioni giudiziarie»  è la richiesta della deputata Sesa Amici che ha rivolto un’ interpellanza ai ministri dell’Interno e della Giustizia dopo l’agguato al boss Gaetano Marino.

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