LAZIO – E’ ancora scandalo dopo l’articolo apparso ieri sul Corriere della Sera sulle spese folli dei politici alla Regione Lazio in cui i giornalisti Fulvio Fiano e Ernesto Menicucci, mettono in luce uno spaccato inverosimile in un periodo di così forte crisi: circa 211 mila euro all’anno a consigliere per l’attività politica e contributi ai gruppi quasi quadrupli rispetto a Montecitorio. Il presidente dell’aula, Mario Abbruzzese, si dice sicuro che tutte le forze politiche gli saranno accanto al rientro dalle ferie per una rivisitazione della spesa.
Oggi lo stesso quotidiano torna ad occuparsi della vicenda parlando della “Carica dei 500”, tra segretari, funzionari, collaboratori, addetti stampa non necessariamente giornalisti: un vero e proprio esercito. Oltre alla dotazione “organica”, infatti, ci sono anche gli extrabonus, i tremila euro al mese che ogni consigliere può usare come meglio crede: assumere altre persone, finanziarsi l’attività politica, organizzare cene elettorali. Abbruzzese presto agginuge: “Fare politica ha un costo, ed è giusto che lo abbia per non incorrere in altre logiche che potrebbero innescare finanziamenti poco chiari o illeciti”, ma rivendica anche il lavoro di risparmio che sarebbe stato compiuto. Eppure i numeri sono molto elevati: “uno stuolo imprecisato di collaboratori sulle cui funzioni e paghe non ci sono controlli”. A settembre dunque la questione verrà ripresa in aula, e in quella occasione si dovrà trovare una soluzione per arginare lo spreco.