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TEATRO D’ANNUNZIO
Rinascita Civile scrive al sindaco Di Giorgi

LATINA – Il presidente dell’associazione “Rinascita Civile”, Damiano Coletta scrive una lettera aperta al sindaco Giovanni Di Giorgi che verrà protocollata oggi in Comune, in merito alla situazione del teatro D’Annunzio.

Ve la proponiamo integralmente:

“Caro Sindaco Giovanni,

sgomento, delusione, indignazione.

Queste le prime reazioni alla notizia della pubblicazione di un bando “ferragostano” per la privatizzazione della gestione del Teatro Comunale “ G. D’Annunzio”.

Dopo il documento sulla cultura dell’ottobre 2011 elaborato da Rinascita Civile e sottoscritto da circa 100 artisti pontini in cui chiedevamo spazi,regole,programmazione e una diversa attenzione per la gestione della cultura nella nostra città ci saremmo aspettati ben altre risposte dall’Amministrazione.

La rassegna Lievito aveva probabilmente dato un segnale importante.

Un segnale di apertura della città in direzione del dialogo, della partecipazione e valorizzazione delle risorse e soprattutto della ricerca di un’identità della nostra comunità attraverso la cultura.

C’è un fermento artistico in questa città che attraverso il talento, l’impegno e la fatica, continua a crescere nella ricerca della giusta dignità espressiva.

Ciò nonostante chi amministra Latina pare non volersi rendere conto che la città è prima di tutto di chi la vive e la rende viva. Che la cultura è lo scheletro sul quale si regge tutto, le fondamenta su cui posano intere generazioni rendendo possibile lo sviluppo e la stessa esistenza della città, che diversamente non sarebbe altro che un agglomerato urbano senza anima, un luogo senza identità, dove gli amministratori tutti, di qualsiasi parte politica, domani potrebbero trovarsi a governare il nulla.

Latina è una città che non riconosce le sue risorse, che a sorpresa ci regala un bando pubblico a ferragosto per assegnare la programmazione e gestione della stagione teatrale 2012-13 ai privati, senza alcuna considerazione per la parte vitale presente in questa città, la parte che di Latina dovrebbe rappresentare l’identità, l’essere e il poter continuare ad essere. E se poi questa parte vitale finirà per migrare definitivamente altrove, non sarà difficile capirne le motivazioni.

Se ci sono ragioni oscure dietro le quinte di questa “sorpresa di ferragosto”, non lo sappiamo.

E come cittadini avremmo tutto il diritto di saperlo visto che si tratta di una struttura pubblica che rischia di essere “svenduta”.

Perché le modalità e la tempistica del bando non offrono la stessa opportunità a tutti coloro che potenzialmente avrebbero potuto partecipare , ma consentono di presentare un progetto credibile solo a chi ha avuto il tempo per prepararlo, non certo nella settimana di ferragosto.

Come cittadini abbiamo inoltre diritto di sapere perché questa scelta non è stata discussa in consiglio comunale o quantomeno in Commissione Cultura.

Quel che sappiamo è che così questa città non cresce e rischia di cessare di esistere. Quando la politica e la società civile non camminano insieme, il declino della città è in questo lento ed inesorabile precipitare di eventi.

Si ha come la sensazione di un tiro alla fune infinito, dove da una parte tirano i cittadini, le associazioni, gli artisti e dall’altra gli amministratori, quasi che l’interesse non fosse il medesimo, la nostra città e il suo sviluppo civile, la crescita culturale ed al contempo economica, lo sviluppo che passa attraverso la cultura.

Pertanto, nel tradizionale spirito di critica costruttiva che anima la nostra Associazione, proponiamo quanto segue:

1) la sospensione del bando

2) la convocazione ad inizio di settembre di un tavolo di discussione e di confronto sulla gestione del Teatro Comunale per la stagione 2012-13, cui possano partecipare rappresentanti delle associazioni culturali, esperti del settore che hanno già avuto o hanno esperienza di direzione artistica, rappresentanti degli uffici comunali preposti nonché, naturalmente, i membri della Commissione Cultura del Comune.

Ci aspettiamo di veder compiere passi in questa direzione e, da parte nostra, siamo fin d’ora disponibili a partecipare al tavolo di confronto, come peraltro da te, caro Sindaco, già auspicato in una comunicazione a RinascitaCivile del novembre 2011. Perché riteniamo che il nostro Teatro debba essere considerato una risorsa e quindi debba essere utilizzato al meglio, con un’offerta culturale a tutto tondo, proprio tenendo in considerazione le tante eccellenze che la nostra città indiscutibilmente possiede”.

 

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