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ASILO DI VIA BUDAPEST
Educatrici senza contratto, lunedì sit in davanti ai cancelli

LATINA – Parte il servizio di asilo e asilo nido di via Budapest a Latina, affidato dal Comune di Latina alla Coop Minerva, ma a 2 giorni dall’inizio le Educatrici ancora non hanno un contratto di lavoro. La Uiltucs assiste da anni queste lavoratrici che puntualmente durante il periodo feriale e chiusura degli asili hanno sempre dovuto combattere tra Appalti, burocrazia e Assessorato di Latina per garantirsi un contratto di lavoro per l’inizio del servizio, da sotolineare però che in questo caso e’ impensabile togliere e ridurre le risorse ad un servizio cosi’ essenziale e particolare come quello dell’infanzia, “Non si possono appaltare sottocosto questi servizi”, dice Gianfranco Cartisano della Uiltucs Uil.  Gli anni scorsi il servizio e’ stato aggiudicato prima, quest’anno invece le educatrici  ancora non sono state contattate dalla Coop affidataria del servizio. “In poche ore abbiamo incontrato i responsabili della coop – dice Cartisano –  insieme alle lavoratrici e dopo un ampio dibattito su alcuni dettagli contrattuali, abbiamo invitato l’azienda a far sottoscrivere i contratti di lavoro alle operatrici, oppure ad impiegarle ed inquadrarle contrattualmente secondo il contratto di riferimento. L’azienda ha poi parlato di quelle che sono le problematiche, non di nostra competenza, che avrebbe dovuto porre all’assessorato e quindi ancora non siamo riusciti ad avere un regolare contratto”.

Lunedì inizia il servizio e la Uiltucs ha convocato una assemblea con le lavoratrici per cercare di evitare un disservizio che potrebbe ripercuotersi notevolmente sulle famiglie, un probelma che  si sarebbe potuto risolvere affidando prima il servizio.

Lunedì mattina le operatrice aspetteranno i responsabili della coop davanti i cancelli della scuola di via Budapest e “pretenderemo un contratto di lavoro per non rischiare di danneggiare l’immagine dell’istituto. Ci opporremo in ogni modo se a queste educatrici altamente qualificate non verrà dato il diritto di continuare a operare”.

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