ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

CAMPEGGI A LATINA LIDO
Scalco chiede a sindaco e maggioranza di agire

LATINA – A fine stagione balneare torna alla ribalta il problema della chiusura dei camping sul lungomare pontino. Dopo le lunghe inchieste giudiziarie che, negli anni passati, hanno coinvolto e portato alla chiusura numerose strutture, alcune delle quali nel mega blitz della Forestale nel 2007 con l’accusa di lottizzazione abusiva, anche quest’anno la stagione del lido pontino è stato caratterizzata dalla quasi totale desertificazione delle strutture ricettive. Con il risultato che, sin dai primi giorni di settembre, le spiagge sono rimaste praticamente vuote. E il maltempo in tutto questo sembra essere davvero una breve parentesi. Sul caso dei camping, che molto ha fatto discutere in tutte le aule dei palazzi della politica pontina, è tornato il vice presidente del consiglio provinciale Renzo Scalco, che ha scritto una lettera al sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, al presidente del consiglio comunale Nicola Calandrini e a tutti i capigruppo di maggioranza. “La chiusura dei campeggi al lido – dice Scalco – è un aspetto socio-economico della città che desta preoccupazione e perplessità. Oltre a coinvolgere numerose famiglie e attività commerciali, è stato anche uno tra i principali argomenti della campagna elettorale di questa maggioranza. Mi rendo conto del momento di particolare crisi economica – ha continuato Scalco – ma oggi nulla di concreto è stato fatto, al di là dei proclami a mezzo stampa”. Una speranza era arrivata lo scorso anno grazie all’approvazione della legge regionale firmata dall’assessore Stefano Zappalà, dedicata proprio alle strutture ricettive all’aria aperta. Poi una delibera urbanistica approvata dal consiglio comunale a fine 2011, che nelle parole del sindaco e di altri rappresentanti del governo comunale, avrebbe dovuto dare il via al rilancio sin dalla stagione estiva 2012. All’approvazione definitiva del piano campeggi, mancano però ancora due importanti fasi: la perimetrazione delle aree da parte del Comune e il successivo ok da parte della Regione, una volta ricevute le carte. Tutta un’altra storia, però, rispetto al piano giudiziario delle lottizzazioni abusive e delle confische, che resteranno comunque una ferita aperta.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto