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SPRECHI “REGIONALI”
Ora più che mai la Uil promuove la sua campagna “Nè nè”

LATINA – “Gli ultimi avvenimenti sull’allegro sperpero di denaro pubblico nella regione Lazio – afferma Luigi Garullo Segretario Generale UIL Latina – dimostrano quanto la società civile sia perfettamente consapevole che ci troviamo in presenza di una politica assolutamente inadeguata, che persegue non gli interessi collettivi, ma interessi da bottega che nulla hanno a che vedere con azioni volte a superare la drammatica crisi in cui versa il paese e la nostra provincia. La UIL – continua Garullo – insieme a tantissimi cittadini ha intuito da tempo l’insopportabilità e l’intollerabilità della politica della Regione Lazio, che da una parte taglia ospedali e servizi, imponendo nuove imposte addizionali, e dall’altra distribuisce vergognosamente fiumi di denaro a beneficio di pochi eletti, proprio per questo già quattro mesi fa la UIL ha promosso il comitato né privilegi né sprechi, sfidando con coraggio proprio quella politica regionale che in maniera sempre più arrogante sta dissanguando le tasche di lavoratori, pensionati e cittadini per finanziare allegramente e senza limiti gli apparati politici, con emolumenti da nababbi, eserciti di consulenti, promozioni di dirigenti e prebende di ogni genere, i cittadini del Lazio ed in particolare quelli della provincia di Latina hanno risposto con grande coraggio e senso di responsabilità, dimostrando di tenere al futuro di questo paese e dei nostri giovani.”

“La pentola è scoperchiata – aggiunge Garullo – , proprio come noi ci aspettavamo, la raccolta di firme, insieme agli altri eventi, ha già prodotto il primo risultato di costringere la Presidente Polverini a tagli importanti sui costi della politica, già peraltro anticipati nella nostra proposta di legge di iniziativa popolare – venerdì prossimo alle ore 12.00 è fissato il consiglio regionale per votare i tagli promessi, il nostro monito alla Presidente Polverini – aggiunge ancora Garullo – è quello di procedere senza indugi ai tagli promessi, aggiungendo anzi ulteriori tagli che ancora possono essere fatti, ed utilizzare questa montagna di denari per alleggerire la pressione fiscale sui cittadini, investire sulla sanità e soprattutto rilanciare le occasioni di sviluppo per creare lavoro per tutte quelle persone che il lavoro lo hanno perso e per quei nostri giovani che vedono la prospettiva di un lavoro serio e onesto sempre più lontana,

solo così, – conclude Garullo – si potrà dare un minimo di fiducia ai cittadini dando spontaneamente risposte dovute e doverose, prima che un referendum glie le imponga, francamente ci chiediamo – chiude Garullo – deve era il Presidente della Regione Lazio quando nella propria Regione si consumava tutto questo.”

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