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La Procura di Latina
LATINA – La Procura della Repubblica di Latina ha aperto un’ inchiesta dopo la pubblicazione dello studio epidemiologico della Regione sugli effetti dell’arsenico sulla salute delle popolazioni esposte. Solo a Latina, l’indagine stima un aumento delle patologie legate all’ingestione di acqua contaminata dalla sostanza cancerogena, del 12%. Dati shock che hanno indotto il sostituto, Marco Giancristofaro ad aprire un fascicolo contro ignoti.
Intanto i Verdi criticano le scelte politiche su questo fronte: «La Provincia e l’ATO 4 hanno perso altri 2 anni. Anziché obbligare il gestore del servizio a salvaguardare la salute pubblica, lo hanno fiancheggiato con costose e inutili battaglie legali contro i cittadini e contro alcuni comuni. Anche la Regione Lazio anziché svolgere il controllo dovuto e i necessari interventi per mancata attuazione degli obblighi contrattuali ha le sue responsabilità. Infatti lo studio sui tumori e sull’aumento di mortalità in provincia di Latina causati dall’eccessiva presenza di arsenico era noto da aprile ma la Regione non lo ha mai diffuso – dichiarano in una nota il portavoce dei Verdi di Latina, Giorgio Libralato e Nando Bonessio presidente regionale dei Verdi.
Non è bastata – aggiungono – la denuncia dei Verdi di 2 anni fa a far ravvedere gli enti di controllo. Critiche vengono rivolte dai due ambientalisti anche alla Asl: avrebbe dovuto trasmettere tali esami ai Comuni e i Sindaci emettere apposita ordinanza. Ma purtroppo non abbiamo notizia che questo sia avvenuto. Non possono più giocare con la salute e la vita delle persone».
