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CONSIGLIO COMUNALE SU LATINA AMBIENTE
Il sindaco: “Errori della vecchia giunta”
Il Pd: “Di Giorgi-bluff”

LATINA – Il caso Latina Ambiente è all’ordine del giorno del consiglio comunale di oggi. In vista dell’appuntamento, il sindaco Giovanni Di Giorgi riassume in una nota il percorso compiuto fino ad oggi, parlando di scelte e operazioni sbagliate effettuate negli anni precedenti alla sua amministrazione. Una lunghissima ricostruzione degli obiettivi e delle azioni messe in campo – che qui trovate nella sua versione integrale – nella quale il primo cittadino torna a spiegare i motivi dell’ultimo scontro con i vertici della società mista. Alcune gravi inadempienze da parte della società mista e le “anomalie nei conti rilevate, specie riguardo ai crediti esigibili e non, l’Amministrazione comunale ha deciso di riservarsi il voto sul Bilancio 2011 della Latina Ambiente dopo l’apposita verifica sui conti fatta da consulenti esterni, in un’ottica di trasparenza a vantaggio dei cittadini”.

PER IL PD  UN GRANDE BLUFF – Si prepara a dare battaglia nel consiglio comuanle di oggi, il Pd. “Continua il bluff della maggioranza sulla Latina ambiente – scrive in una nota il capogruppo, Giorgio de Marchis  –  Sono passati diciassette mesi dall’insediamento della giunta Di Giorgi e non è stato risolto nessun problema rispetto alla Latina ambiente, anzi la maggioranza, incapace di risolvere i problemi, pensa soltanto rilanciare per prendere ulteriore tempo. Da ultimo l’ipotesi di riprendere in carico le bollette dal 2006 al 2009 con un atto che confligge con le disposizioni legislative del decreto Ronchi che affidavano al gestore la competenza esclusiva della fatturazione. Tutti i problemi rimangono irrisolti – commenta Giorgio De Marchis, capogruppo del Partito democratico – anzi si aggravano. In primo luogo il buco finanziario di 18 milioni di euro, che poi come si è visto non è un buco ma sono le bollette non pagate dagli utenti a causa della eccessiva onerosità.

LA DIFESA DEL SINDACO – “Il tema della Latina Ambiente  – scrive Di Giorgi in una lunga nota  che preannuncia i contenuti del suo intervento in aula- era stato oggetto, negli anni precedenti, di scelte e operazioni sbagliate da cui i rappresentanti dell’attuale maggioranza che mi sostiene avevano preso le distanze in varie fasi. In particolare, la mia candidatura a Sindaco ha sancito la discontinuità, una netta inversione di tendenza rispetto al passato: è stato preso l’impegno con la città di cambiare completamente la gestione della Latina Ambiente, un cambiamento all’insegna della buona politica e della trasparenza nel rispetto dei cittadini, creando le condizioni per riportare il servizio sotto il controllo dell’Amministrazione, socio di maggioranza, al fine di evitare aggravi di costi per i cittadini.

 Questa azione, che l’amministrazione da me guidata si è posta come obiettivo, si sta attivando attraverso due strumenti:

 1) attuazione di politiche societarie che portino al rispetto dei ruoli, vale a dire il Comune di Latina quale socio di maggioranza che detta gli indirizzi, la razionalizzazione e ottimizzazione dei servivi, e la separazione tra ruolo di controllore e controllato;

2) politiche amministrative destinate alla trasformazione del servizio, prevedendo una fase transitoria attraverso la nomina di figure tecniche nel CDA della società.

 L’attuale Amministrazione, appena insediata, aveva compiuto quindi accertamenti legali per verificare se fossero esistite le condizioni per sciogliere la Latina Ambiente, cosa accertata non possibile se non a prezzo di elevatissimi risarcimenti a carico del Comune e quindi dei cittadini. Venne accertata, invece, la possibilità di riprendere in carico la bollettazione della TIA. Entrambe le decisioni vennero adottate in contrasto con l’opposizione, che avrebbe invece voluto sciogliere Latina Ambiente a costi altissimi per la città poiché non basata su elementi giuridici.

Attraverso l’azione sinergica di questi due strumenti, politiche societarie e politiche amministrative, sono stati compiuti alcuni passaggi fondamentali:

a) analisi dei contenziosi. In particolare sono state perimetrate le somme dovute alle società per servizi svolti, somme che il Comune ha liquidato attraverso gli atti previsti e senza ricorrere, come accadeva invece in passato, alle anticipazioni di cassa. Non sono state versate altre somme che il Comune non ha ritenuto dover versare relative a servizi da verificare. Si è proceduto a riallineare pagamenti e prestazioni dei servizi effettivamente erogati, entro 30 giorni;

b) verifica dei cespiti e quindi analisi degli investimenti effettuati dalla società, da cui è emerso l’ammanco relativo a diverse migliaia di cassonetti acquistati dalla società ma inesistenti, con relativa denuncia verso ignoti;

c) presa in carico della TIA. Vista l’inadempienza della Latina Ambiente relativa alla emissione delle bollette del 2010, il Comune, previo apposito parere legale, ha preso in carico la bollettazione della TIA. E’ stata quindi completamente rivisitata la banca dati trasmessa da Latina Ambiente, da cui sono emersi molti errori. Per questo il Comune, oltre ad emettere le bollette, ha attivato un apposito servizio per i cittadini al fine di correggere insieme gli errori nella banca dati. Sono così arrivate ad oggi circa 10mila segnalazioni di errori da parte dei cittadini, con revisione profonda della banca dati. Ad oggi sono stati incassati circa 14,5 milioni di euro per le bollette Tia emesse dal Comune, con l’ultima rata che deve essere ancora riscossa fino ad arrivare a circa 17 milioni di euro. Grazie a questa decisione, aspramente contestata in Consiglio dall’opposizione, il Comune ha migliorato il servizio con vantaggi per i cittadini di Latina e dilazionato la successiva bollettazione;

d) ripresa in carico da parte del Comune del PEF (Piano economico-finanziario) della Latina Ambiente. Il PEF è stato così sgravato dei costi legati alle consulenze e alle spese aziendali, mentre è stato ripreso il carico diretto del pagamento dei costi di discarica. Mettendo anche in campo nuovi servizi il PEF è stato abbassato di circa due milioni, riportandolo a livello del 2009.

Questa sinergia tra politiche societarie, con il CDA tecnico, e azioni amministrative messe in campo dall’amministrazione comunale, ha, inoltre, portato a:

1) approvazione con riserva del Bilancio 2010 della Latina Ambiente, già approvato dalla gestione commissariale, con tanto di parere legale in cui venivano indicate le criticità che dovevano essere risolte per l’approvazione del bilancio 2011 (a tutt’oggi non risolte);

2) richiesta, sulla scorta di tali riserve, e ottenimento dal CDA prima e dall’assemblea di Latina Ambiente dopo, quindi anche dal socio privato, di procedere ad una “due diligence”, cioè una verifica dei conti e la definizione della reale consistenza e valore della società Latina Ambiente, cui l’Amministratore Delegato della società non ha mai dato seguito.

Non avendo la società Latina Ambiente dato seguito alla delibera sulla “due diligence” e avendo il nostro CDA tecnico rilevato anomalie nei conti, specie riguardo ai crediti esigibili e non, l’Amministrazione comunale ha deciso di riservarsi il voto sul Bilancio 2011 della Latina Ambiente dopo l’apposita verifica sui conti fatta da consulenti esterni, in un’ottica di trasparenza a vantaggio dei cittadini”.

L’INDAGINE DEL PD –  Il Pd annuncia per oggi in assise comunale i risultati di un’indagine condotta in questi giorni: “Dimostra chiaramente che il Comune, e in questo caso ci riferiamo all’amministrazione Di Giorgi e alla maggioranza che lo sostiene, in questi diciassette mesi ha soltanto lanciato proclami ma non ha in nessun modo ottemperato ai propri impegni nei confronti della cittadinanza, ovvero quello di controllare la Latina ambiente. La convenzione sottoscritta dal sindaco il 28 giugno 2011 prevedeva all’articolo 9 che il Comune esplicasse attività di controllo sulla gestione della tariffa Tia 2006-2009 attraverso l’analisi dei report mensili aziendali, le verifiche interne ad hoc, e le indagini analisi specifiche affidate a una commissione di controllo di tre membri che non è mai stata istituita. Chiederemo – conclude Giorgio De Marchis – che il sindaco illustri chiaramente la situazione finanziaria ed economica della gestione della tariffa, inclusi i dati del 2010. Chiederemo trasparenza sulle scelte e sulle strategie inerenti le azioni di recupero e gli eventuali conguagli sui prossimi Pef, perché solo così possiamo avere certezza di quanto sta accadendo e non con le astratte e fumose formule che gli amministratori del Comune di Latina inventano quotidianamente per coprire le loro responsabilità sulla gestione della Tia».

 

 

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