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ECOSISTEMA URBANO FA DISCUTERE
Patarini: “I dati sono del 2011”
E invita Parlati a esaminare meglio la situazione

Maurizio Patarini

LATINA – Il rapporto Ecosistema urbano, redatto da Legambiente, relega la citta’ di Latina agli ultimi posti. Va precisato però – afferma il consigliere comunale Maurizio Patarini – che i dati riportati sono riferiti al 2011, anno d’insediamento dell’attuale consiglio comunale. Mi preme ricordare che dal 2012 è iniziato l’anno zero in questo percorso del Comune di Latina, quindi sui dati di Ecosistema urbano del prossimo anno vedremo i risultati. Basti pensare a iniziative adottate dal Coune come il Patto dei sindaci, la Carta delle citta’ in bici, gli acquisti verdi e il modello smart city, tutti provvedimenti che hanno data 2012. Con questo – dice Patarini – non voglio dire che va tutto bene, ma ritengo che non sia giusto che Legambiente affronti un’indagine cosi importante senza entrare nel merito delle cose. Invito il Presidente di Legambiente Lazio a conoscere, per esempio, il modello che stiamo codificando per l’approccio smart city e lo invito a un incontro per un esame piu’ puntuale delle attivita’ che questa amministrazione sta mettendo in campo”.

PD – Ovviamente non è dello stesso avviso il Pd: per il consigliere Fabrizio Porcari “tra i punti più bui della classifica c’è la raccolta differenziata dei rifiuti, ma il dato oggettivamente sconfortante è quello che riguarda il trasporto pubblico urbano, dove Latina è ultima per il rapporto tra auto e cittadini. Questi dati, soprattutto quelli inerenti l’uso di automobili e motocicli, evidenziano un problema chiaro: non c’è una mobilità alternativa alle auto.

Ma Legamebiente non è l’unica a penalizzare Latina perché anche l’ICity Rate, la classifica delle città intelligenti realizzata dal Forum PA, colloca Latina tra le ultime posizioni del Paese, 89esima su 103. “Una fotografia desolante di una città che mostra chiaramente i segni della mancanza di progettualità e molto probabilmente i limiti di una classe politica inadeguata”, afferma Giorgio De Marchis, capogruppo del Partito democratico.

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