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OLIVE PONTINE
Rocca Massima punta all’internazionalizzazione del settore

Lanciare le olive pontine nel mercato internazionale

ROCCA MASSIMA – “Lavorare insieme per la promozione e l’internazionalizzazione dell’olivicoltura nella provincia di Latina”. E’ questo l’obiettivo a cui punta il Comune di Rocca Massima, che attraverso il sindaco Angelo Tomei, il vice sindaco Mario Lucarelli e l’assessore all’Agricoltura Gino Battisti, ha richiesto l’intervento della Provincia per attivare una serie di proposte  operative, per “non rimanere immobili di fronte all’appello che sta sopraggiungendo da più parti, imprenditori e lavoratori del settore, organizzazioni di categoria per valorizzare il settore dell’olivicoltura. Gli imprenditori – scrive in una nota il Comune di Rocca Massima – non devono sentirsi più soli, ma sentire le istituzioni vicine, visto che sono chiamati in questo periodo di crisi a salvaguardare il lavoro di centinaia di famiglie e a creare nuovi posti di lavoro per far riprendere la crescita in questo Paese. In provincia di Latina i Comuni interessati dal settore olivicolo sono anche quelli di Aprilia, Bassiano, Campodimele, Castelforte, Cisterna di Latina, Cori, Fondi, Formia, Itri, Lenola, Maenza, Minturno, Monte San Biagio, Norma, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Santi Cosma e Damiano, Sermoneta, Sezze, Sonnino, Spigno Saturnia e Terracina. Il numero dei territori coinvolti rende l’idea dell’importanza strategica di questo settore per l’agricoltura pontina: è profondamente legato al tessuto sociale, tant’è vero che ha condizionato per secoli lo sviluppo del territorio e di conseguenza la vita delle popolazioni incidendo sull’economia locale”.

“Solo sul territorio di Rocca Massima insistono diversi produttori locali e trasformatori – afferma l’assessore all’Agricoltura di Rocca Massima Gino Battisti – che portano avanti la produzione olivicola locale e la relativa trasformazione del prodotto, e stanno assicurando posti di lavoro a famiglie, che altrimenti sarebbero state travolte dalla crisi economica, ma non ci sono ancora valide iniziative da parte delle istituzioni di competenza, che accompagnino gli imprenditori del settore per proiettare i loro prodotti locali a livello internazionale. Solo nel Lazio ci sono ad oggi oltre 100mila aziende olivicole e i dati confermano che nonostante la crisi c’è un incremento della produzione di oltre il 20%”.

 

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