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OPERAZIONE CROCE DEL SUD, 15 ARRESTI
Smantellato un traffico di droga

LATINA – E’ scattata alle prime luci dell’alba l’ operazione Croce del Sud della Squadra Mobile di Latina che ha eseguito su disposizione del gip del Tribunale, 15 arresti tra le province di Latina, Pescara, Caserta e Napoli per traffico di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito dell’inchiesta avviata per fare luce sul tentato omicidio di uno straniero a Latina, la Procura della Repubblica ha disposto una serie di intercettazioni telefoniche che hanno portato alla scoperta di un gruppo che gestiva il commercio di sostanziosi quantitativi di eroina, cocaina e hascish.

Al vertice del gruppo due volti noti, Paolo e Matteo Baldascini, padre e figlio, entrambi già detenuti in carcere: il primo, già indagato dalla DDA perché considerato fiancheggiatore del clan dei Casalesi;  il più giovane è stato condannato per l’omicidio di Giorgio Soldi, il tossicodipendente ucciso a calci e pugni nel 2009 in Piazza della Libertà a Latina.

Secondo la ricostruzione effettuata dalla squadra Mobile, i  due  acquistavano la droga sul mercato, individuando di volta in volta il canale migliore per l’affare, poi rifornivano il mercato pontino, rivendendo lo stupefacente a trafficanti che a loro volta incaricavano della vendita al minuto, spacciatori locali. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 35 chili di hascish che viaggiavano tra Napoli e Pescara e quantitativi di cocaina ed eroina.

Tra gli arrestati,  anche un uomo  già arrestato per aver sparato colpi d’arma da fuoco, a scopo intimidatorio, contro l’auto di un ispettore della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Fondi.

L’operazione prende nome dal luogo, “La Croce”, a Terracina dove alcuni degli indagati era soliti incontrarsi, come ha spiegato il dirigente della squadra mobile di Latina Sebastiano Bartolotta ASCOLTA audiomobile]

ALDO FORTE – Rivolgo i miei complimenti alla Squadra mobile di Latina, per l’azione condotta questa mattina contro il traffico di droga nella provincia pontina”. Lo dichiara in una nota l’assessore regionale Aldo Forte. “La presenza di affiliati al clan dei Casalesi tra gli arrestati – aggiunge Forte – indica che quello della droga continua a essere un business di punta dei clan più pericolosi e potenti. Un business due volte pericoloso, non solo perché costituisce una minaccia per chi fa uso di sostanze stupefacenti, ma anche perché permette alle organizzazioni di creare dal basso una rete criminale con cui tentare di controllare il territorio. Da qui si comprende il valore del lavoro e delle operazioni delle forze dell’ordine, che – conclude Forte – ancora una volta hanno dimostrato come le organizzazioni malavitose possano essere contrastate con successo”.

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