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SEX OFFENDER
Buona partecipazione al primo seminario

LATINA – Ampia partecipazione di professionisti del settore per il primo seminario di studio sulla figura del sex offender organizzato sul territorio provinciale. Nato dalla strettissima collaborazione della Delegata Pari Opportunità della Provincia di Latina, Filomena Sisca, con la Direttrice della Casa Circondariale di Latina, Nadia Fontana, il seminario è tenuto da uno dei più illustri studiosi della materia in Italia, il Prof. Matteo Villanova, titolare della cattedra di neuropsichiatria infantile, criminologia, medicina preventiva e psicopatologia forense dell’Università degli Studi di Roma Tre.

Lo scopo primario con cui nasce il seminario, dedicato a tutte quelle professionalità che, a vario titolo, interagiscono con gli autori e le vittime di reati a sfondo sessuale come psicologi e psicoterapeuti, assistenti sociali, avvocati e professionisti collegati con la problematica, è quello di formare professionalità in grado di riconoscere i campanelli di allarme che si manifestano nei soggetti che potrebbero sviluppare patologie sessualmente violente e, dunque, in grado di intervenire per evitare tale degenerazione della personalità.

L’introduzione della due giorni dedicata al seminario formativo dal titolo “Introduzione all’educazione affettiva, estetica, emozionale ed alla criminologia interventistica per sindromi pedofile e sex offenders” è toccata alla Delegata Sisca che si è detta molto soddisfatta della larga adesione, più di 200 sono stati infatti gli operatori che si sono registrati al seminario provenienti anche da fuori provincia, Anzio e Nettuno in testa. Filomena Sisca ha inoltre proposto un tavolo provinciale di lavoro che serva a monitorare, concertare e coordinare le singole realtà territoriali dove gli operatori svolgono il loro lavoro al fine di condividere le esperienze e i problemi attraverso iniziative, confronti e tavole rotonde.

La Direttrice della Casa Circondariale, Nadia Fontana, ha poi continuato esprimendo il desiderio di continuare questo percorso insieme alla Provincia: «Nel carcere non si sconta solo una pena ma si ricostruisce una vita attraverso le attività che si mettono in campo».

Il programma prevede per il primo e secondo modulo, svolti nella giornata di oggi, 25 ottobre, la procreazione responsabile e responsabilità della procreazione, sistemi umani, immaginario sessuale e nascita dell’immaginario mentale, agenzie di formazione primaria: famiglia, scuola, luoghi di aggregazione sociale e religiosa, mass media, social networks, maturazione affettiva, corteggiamento, seduzione, affettività e sessualità nello sviluppo della personalità umana. Violenza sessuale e sex offenders, prostituzione e sfruttamento sessuale, stupro, perversioni, pedofilia, delitti sessuali e rituali, stalking, tratta di umani e mutilazioni genitali.

Per il secondo modulo, che si svolgerà domanti mattina sempre presso l’Istituto Agrario, identità sessuale, parafilie e perversioni, sindromi pedofile, informazioni su transvestitismo, transessualismo, transgenderismo, orientamenti sessuali, psicosi post-gravidiche, psicopatologia sessuale e cenni di intervento strategico.

 

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