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VOTO NEL LAZIO
Zingaretti: “Sulle elezioni silenzio omertoso”
Piso (Pdl): “Aspettiamo il 2013”

LAZIO – Prima di votare nel Lazio bisogna aspettare di conoscere la nuova mappa delle Province. E poi cambiare il numero dei consiglieri da 70 a 50 e abolire il listino. Il candidato va scelto con le Primarie. Vincenzo Piso, coordinatore del Pdl Lazio, fissa alcuni punti fermi, dopo che il fronte del centrodestra si era incrinato sull’opportunità di votare il prima possibile.

SILENZIO OMERTOSO – «La presidente Polverini si è dimessa da 24 giorni – dice il candidato del centrosinistra Nicola Zingaretti – il Governo ha chiarito che si può e si deve votare al più presto ma nel Lazio è calato il silenzio e non si sa nulla del voto. Alla Pisana tutti continuano a prendere stipendi, si continua a fare nomine e ad assegnare appalti a pioggia, mentre nel Lazio la crisi si fa sentire sempre più violenta, aumenta la disoccupazione, chiudono fabbriche Serve una Regione efficiente e nel pieno delle sue funzioni.

Il cronoprogramma che propone Piso invece proietta di fatto al 2013 la data delle urne, oltre, dunque, quel 16 dicembre chiesto a gran voce dal Pd sempre più pronto a ricorrere all’articolo 126 della Costituzione per «ridare la parola ai cittadini».

LUNEDI’ RIUNIONE  CAPIGRUPPO – Anche se il Consiglio Regionale è sciolto, il presidente, Mario Abbruzzese ha convocato per lunedì una riunione dei capigruppo proprio per discutere di questo.

UDC E LA DESTRA – Chi vorrebbe andare al voto presto, ma dopo aver tagliato i consiglieri è il commissario dell’Udc Lazio Antonio Saccone. Per Francesco Storace, leader de La Destra, bisogna votare subito, ma inevitabilmente con le ‘vecchie regole

 

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