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CRISI SENZA FINE
Sigma, ex Avir e Crown Closures
A rischio quasi 500 lavoratori

Il Tribunale di Latina

SIGMA – Si è svolto in Provincia un vertice tra i sindacati e il gruppo che ha acquisito, insieme al consorzio Alliance, i punti vendita ex Midal, nel corso del quale la curatela fallimentare e ha sollevato diverse eccezioni con la recessione di tutti i contratti posti in essere per le locazioni delle attività ex Midal ora in fallimento. “La notizia è di una gravità assoluta – spiega la segretaria Ugl Maria Antonietta Vicaro – per la posizione dei circa 400 lavoratori, perchè oltre ai 25 contratti non riconfermati, il rischio è che alla scadenza nessuno dei lavoratori prosegua nei contratti di lavoro, con la chiusura dei siti”. Nell’ ultimo incontro di oggi, i vertici della nuova società hanno comunicato alle organizzazioni sindacali che la curatela fallimentare ha sollevato una serie di eccezioni nei confronti dei contratti posti in essere a suo tempo sulla gestione degli immobili, e ha rifiutato di incontrarli per chiarire le modalità per la continuità del rapporto. Tra l’altro la curatela oggi non si e’ presentata al tavolo per una incompatibilità di trattativa con i sindacati. Subito partirà la protesta con assemblee con i lavoratori e una richiesta di incontro urgente con il giudice delegato Amadori. “La situazione sta precipitando – dicono i segretari provinciali e regionale dell’Ugl Terziario Andrea Paggiossi e Michele Virgilio – rischiamo, dopo un anno, di vedere vanificati tutti gli sforzi fatti un anno fa, circa 400 lavoratori a rischio su 12 punti vendita sparsi sul territorio, per la revoca data dalla curatela ai contratti in essere con le societa’ subentrate. Stiamo concordando azioni di protesta e richieste di incontri per cercare soluzioni che vadano verso l’occupazione”.

ASCOLTA GIANFRANCO CARTISANO DELLA UILTUCS UIL

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ASCOLTA DAVIDE FAVERO DELLA FISASCAT CISL

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EX VETRERIA – E non è l’unica vertenza difficile di queste ore, perché 33 dipendenti della ex vetreria di Aprilia, hanno ricevuto oggi la lettera di licenziamento, così come paventato già nei giorni scorsi. Dopo un incontro con i vertici europei, infatti, la società ha reso noto che non ha intenzione di riaccendere il forno spento già nel mese di febbraio. Questa decisione ha portato dunque ai 35 esuberi, tra quei 50 dipendenti che già erano in cassa integrazione. Le lettere sono state consegnate questa mattina dalle Rsu azinedali.

 CROWN CLOSURES – Intanto proprio ad Aprilia si verificano i primi licenziamenti per il cosiddetto giustificato motivo oggettivo, applicando cioè la riforma Fornero in materia di mercato del lavoro che ha modificato l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. La società CROWN CLOSURES ITALY ha consegnato a tre lavoratori la lettera di licenziamento. Per protestare oltre 200 dipendenti dello stabilimento di Aprilia si sono riuniti in assemblea esprimendo condanna per la decisione e proclamando una giornata di mobilitazione per domani che vedrà l’astensione al lavoro di 4 ore con un presidio nella mattinata davanti i cancelli dello stabilimento, annunciando che sarà la prima di una serie di iniziative sindacali.”Il gesto è reso ancor più grave – scrive in una nota Tiziano Maronna della fiom cgil di Latina- dal fatto che la società non si trova in una situazione di crisi da giustificare una riduzione di personale”.

 

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