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STOP AL RIORDINO DELLE PROVINCE
Decisivi i 300 emendamenti di Fazzone
Tagli a questure e prefetture

LATINA – Il decreto sul riordino delle Province non sarà convertito,  lo ha deciso la Commissione Affari Costituzionali del Senato: troppi emendamenti da esaminare e troppo stretti i tempi imposti dalla crisi di governo.

Quasi la metà dei 600 emendamenti presentati al testo erano stati presentati dal senatore del Pdl di Fondi, Claudio Fazzone anche su sollecitazione  del Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani da sempre contrario al taglio. Ieri proprio il vertice di Via Costa in una nota accusava il Governo: ” Bieco il tentativo del Governo di fomentare paure e timori legate alla mancata conversione del DL sul riordino delle Province. L’unico caos istituzionale all’orizzonte è rinvenibile nell’attuazione dei provvedimenti promossi dal Ministro Patroni Griffi, tanti, troppi che si sono in questi mesi affastellati su una legislazione già ridondante, vieppiù affetti da dubbi di costituzionalità sui quali incredibilmente la Corte, tutt’ora silente, rinvia sine die il proprio giudizio. Nessuno studio prodotto dal Governo è stato in grado in questi mesi di quantificare i reali risparmi derivanti dal riordino, una carenza più volte segnalata e non priva di significato: non si comprende, ora, come il Governo possa quantificare i mancati risparmi conseguenti ad un possibile stop del riordino”.

In consiglio dei ministri oggi il regolamento che taglia prefetture e questure in 18 città.

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