LATINA – Continua a tenere banco la questione Do.Gre, la società che per conto del comune di Latina riscuote la tassa sulla pubblicità. Ieri la Confesercenti ha annunciato la serrata dei commercianti con insegne spente dal 6 al 12 dicembre, e oggi arrivano anche i primi commenti politici.
L’assessore del Comune di Latina Marco Picca ha convocato una riunione per giovedì
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PD – Secondo il Pd “continuano con questa tassa, le vessazioni dell’amministrazione comunale di Latina nei confronti dei commercianti, ormai la politica tributaria della giunta Di Giorgi assomiglia sempre di più a un vero e proprio accanimento”.
Dopo aver aumentato a dismisura la tariffa di igiene ambientale, che ha costretto molte attività alla chiusura, oggi la società concessionaria dei servizi di pubblicità, rispolverando disposizioni legislative del 1993, comincia una indiscriminata politica di accertamenti fiscali mirati a recuperare somme, arrivando addirittura a conteggiare tra la pubblicità le scritte sopra gli zerbini e gli adesivi attaccati nelle vetrine dei negozi: un comportamento del tutto fuori luogo e non in linea con il periodo di crisi economica che sta pesando notevolmente sulle attività commerciali e della piccola e media impresa cittadina.
“L’atteggiamento della giunta Di Giorgi, dell’amministrazione comunale e dei concessionari del servizio di pubblicità – commenta il capogruppo del Partito democratico Giorgio De Marchis – è incomprensibile, fuori da ogni logica non trova nessuna giustificazione né di ordine amministrativo né di ordine tributario. Siamo favorevoli alle attività di accertamento e di recupero dell’evasione tributaria, tuttavia in questa circostanza ci troviamo davanti a un’altra strategia che punta a fare cassa cercando di tassare qualsiasi cosa sia tassabile. Quanto sta succedendo è grave, anche alla luce dell’assenza totale di informazione e di dibattito del consiglio comunale”.
“Abbiamo chiesto – aggiunge il consigliere comunale del Pd Omar Sarubbo – l’immediata convocazione delle commissioni Bilancio e Commercio con l’audizione delle associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato e della piccola e media impresa interessate perché vogliamo conoscere le motivazioni che hanno indotto questo tipo di scelta e soprattutto vogliamo capire se questa linea era stata concordata con l’amministrazione comunale”.
Verrà presentata una mozione in consiglio comunale per avere maggiore chiarezza su quanto sta avvenendo, per definire i tempi di una moratoria e stabilire, diversamente da quanto fatto dalla giunta, iniziative a sostegno del commercio e non vessatorie come quelle messe in campo in questi giorni
“Esprimiamo la totale solidarietà alle associazioni dei commercianti e agli esercenti – concludono De Marchis e Sarubbo – che hanno indetto lo sciopero delle insegne per i prossimi giorni”.