LATINA – In attesa anche che venga nominato il super-commissario di cui ha parlato il Ministro Clini nei giorni scorsi, tutto viene congelato al 7 gennaio, quando il ministro dell’Ambiente ha convocato le amministrazioni competenti e le imprese interessate per illustrare il contenuto e il cronoprogramma delle azioni stabilite dal decreto. Clini, infatti, sta completando, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità, le verifiche tecniche e amministrative per l’emanazione del decreto che fisserà le «misure urgenti da realizzare entro i prossimi 60 giorni per assicurare che la gestione del ciclo integrale dei rifiuti di Roma sia organizzata e gestita secondo quanto stabiliscono le direttive europee e le leggi nazionali». Lo spettro dei rifiuti della Capitale in viaggio verso altri impianti del Lazio ha messo in allarme anche l’ amministrazione di Latina.
“Pensare di far leva sull’emergenza rifiuti della capitale, causata esclusivamente dall’incapacità di decidere della Presidente Polverini e del Sindaco Alemanno, per smistare i rifiuti della Capitale nelle Province e in particolare a Latina è inaccettabile” commenta il consigliere regionale Claudio Moscardelli.
“E’ semplicemente vergognoso che le imminenti elezioni comunali di Roma portino anche un Ministro tecnico, per non scontentare nessuno, a risolvere la questione scaricando sulla provincia. Chi è c’è batta un colpo, perché sinora ho sentito solo silenzi e reazioni esclusivamente delle istituzioni della provincia di Latina. Chiederò al Segretario Regionale Gasbarra del PD di intervenire e di compiere tutti i passi necessari perché ci sia rispetto dei cittadini del Lazio che non sono divisi in due categorie: di serie A Roma e di serie B a Latina. Ogni azione necessaria dovrà essere messa in atto per bloccare questo scempio che è solo l’esempio di come l’indebolimento delle rappresentanze politiche regionali (scioglimento della Regione) e provinciali (sparizione delle province) servano solo a lasciare mano libera ai poteri dello Stato centrale e agli interessi forti mascherati da questioni tecniche, facendo leva in questo caso sull’emergenza rifiuti. Ribadiamo che anche in caso di emergenza immediata per lo smaltimento dei rifiuti di Roma esistono soluzioni immediate su Roma. Quanto al centrodestra provinciale, mi domando che differenza ci sia con Clini, visto che voleva e vuole il termovalorizzatore a tutti i costi pur sapendo che la nostra provincia non produce rifiuti a sufficienza per giustificarne la realizzazione, a meno di non importare rifiuti da Roma e da Napoli”.