ASCOLTA RADIO LUNA 
L’ex Ad di Midal, Paolo Barberini
LATINA – “Dopo aver liquidato e distratto in ogni modo possibile le risorse della Midal e dopo che è finita l’opera di spoliazione – sottolinea il giudice per le indagini preliminari Costantino De Robbio – Rosanna Izzi ha presentato i libri in Tribunale”. E’ questo uno dei passaggi dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere e agli arresti domiciliari i vertici della Midal. Per il gip la strategia era precisa degli indagati: concentrare su un soggetto le responsabilità di un crac ormai scontato sulla base di un dissesto che risale al 2005.
GLI INTERROGATORI – Saranno interrogati questa mattina gli arrestati per il crac della Midal di Latina, rinchiusi in carcere da venerdì. La società che gestiva i supermercati Sidis e Gusto al centro le Torri sarebbe fallita a causa di una gestione “dissennata”, così la definisce la Procura, che ha chiesto e ottenuto dal Gip di Latina De Robbio le ordinanze di custodia cautelare, quattro in carcere e una ai domiciliari.
In manette sono finiti Rosanna IZZI, ex presidente di Midal, detenuta a Rebibbia: dopo il fallimento ha sempre sostenuto di essere stata raggirata; Ivo LUCARELLI, consigliere delegato; Paolo BARBERINI 53 anni, ex Ad, anche lui in carcere a Roma, ha sempre respinto ogni accusa sull’ipotesi di bancarotta fraudolenta; e il commercialista di Cisterna, Sergio GASBARRA, 63 anni, detenuto a Latina. Eseguita anche un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Sandro SILENZI commercialista di Frosinone. Altre sette persone sono indagate.
Paolo Barberini, insignito qualche anno fa del titolo di cavaliere del lavoro, è membro del Cnel, il consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. A far scattare gli arresti dopo mesi di indagini e riscontri da parte della Procura di Latina, i risultati dell’ultima perizia chiesta dai pm Nunzia D’Elia e Raffaella Falcione.
ASCOLTA IL SERVIZIO di Antonio Bertizzolo
