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COMPLETATA LA RETE DELL’INFARTO
La prossima sarà quella per l’ictus

reteconvegnoLATINA – E’ pienamente attiva la rete per l’infarto,  e ora si lavora a quella per l’ictus.  Con la consegna, avvenuta ieri all’Ospedale S. Maria Goretti di Latina, degli ultimi monitor defibrillatori per la lettura telematica dell’elettrocardiogramma è stata completata la rete interospedaliera provinciale per l’emergenza coronarica. Ora anche i punti di primo intervento di Aprilia, Cisterna, Cori, Sezze, Priverno, Sabaudia, Gaeta e Minturno saranno collegati direttamente con l’ospedale e potranno intervenire in maniera efficace nei casi di sindromi coronariche acute.

“La consulenza cardiologica a distanza è in grado di ridurre i tempi di accesso alla sala emodinamica, con una concreta ed efficacie precocità della diagnosi dell’infarto acuto miocardico già durante il trasporto 118 è oggi una realtà che pone il territorio pontino a parità con quello di Brindisi tra i sistemi inter-ospedalieri integrati più all’avanguardia dell’Italia centro meridionale –  hanno spiegato ieri i rappresentanti della Provincia di Latina della AUSL e dell’ARES 118 che hanno lavorato al progetto iniziato più di un anno fa -L’avanzato sistema tecnologico adoperato, in grado di fronteggiare e arginare l’emergenza coronarica, la cui mortalità è stimata solo nella Provincia di Latina tra i 200/220 casi l’anno, rappresenta una realtà in grado di competere con i più avanzati centri specialistici sanitari di riferimento nazionale”.

“Un esempio ottimale di gestione del servizio sanitario pubblico – afferma il presidente Armando Cusani – che ha visto la Provincia di Latina impegnare le proprie risorse fronteggiando le esigenze disattese dal sistema regionale di appropriatezza e qualità delle cure mediche. Una concreta ed efficace risposta nella cura dell’infarto acuto miocardico è il primo passo da auspicare, in un’ottica di una gestione virtuosa del sistema sanitario pubblico locale, anche per la cura di altre gravi delicate patologie ad alto tasso di mortalità”.

 

 

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