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De Marchis: “ripartire dalle pmi e dai consorzi”

Giorgio De Marchis

Giorgio De Marchis

LATINA – «Dare nuovo impulso allo sviluppo produttivo del tessuto imprenditoriale regionale e locale ripartendo dalla realtà dei Consorzi industriali, dalle piccole e medie imprese, spina dorsale dell’economia reale, e dalla sfida della green economy, settore ancora poco esplorato sul territorio ma dalle grandi potenzialità». E’ questa la ricetta proposta da Giorgio De Marchis, candidato al consiglio regionale del Lazio, per dare nuovo slancio alla produzione pontina e alla crescita di lungo periodo.
«Quelli riferiti ai Consorzi industriali del Lazio sono numeri importanti che un piano per lo sviluppo produttivo possibile non può e non deve trascurare» afferma De Marchis. Solo nella nostra Regione insistono cinque Consorzi industriali uno dei quali, il Consorzio Roma-Latina, è il più esteso nell’intero panorama italiano: oltre 3mila ettari di aree industriali e per servizi pari a 530 aziende di cui 385 nell’area pontina compresa tra Aprilia e Mazzocchio. «Si tratta – spiega De Marchis – di grandi insediamenti commerciali e industriali, ma soprattutto di siti produttivi di piccola e media entità che, nonostante la crisi, danno ancora lavoro a migliaia di persone. È da questo patrimonio che la Regione deve ripartire per tornare a crescere».
«Negli ultimi anni – afferma il candidato – abbiamo visto imprese, in particolare quelle piccole e medie, abbandonate a se stesse o al mercato finanziario, prive di una guida o di un aiuto in settori strategici come il marketing e l’innovazione, senza un progetto legato all’economia verde e all’abbattimento dei costi dell’energia».
Per cambiare questo trend negativo De Marchis si dice pronto a portare in Regione una serie di proposte: «Mi impegnerò per riattivare il “Fondo per le Infrastrutture” a favore di imprese artigiane e Pmi, con interventi che prevedano anche il “co-finanziamento”. Un impegno altrettanto deciso merita il settore del credito, con la razionalizzazione degli enti strumentali della Regione che già operano nel settore e lo snellimento delle procedure burocratiche che ancora rallentano gli investimenti. Proporrò “Piani di Sviluppo Territoriali” collegati ai fondi nazionali e comunitari per finanziare la ricerca e l’innovazione tecnologica. Ritengo urgente anche un intervento nel settore della logistica, con la definizione dei progetti già avviati – vedi il nuovo Asse Attrezzato/SS Monti Lepini destinato a collegare le aree industriali di Latina Scalo e Mazzocchio o il completamento della bretella Cisterna-Valmontone – ma anche con l’utilizzo dello snodo logistico presso l’ex zuccherificio di Latina scalo che, se collegato alla rete ferroviaria, potrebbe rivivere e dare nuovo respiro ai trasporti. Occorre poi lavorare per la trasformazione industriale e la commercializzazione delle risorse agricole del territorio, a partire dal kiwi la cui produzione si concentra nella provincia pontina per oltre il 30%. Infine, la green economy, quale collante per dare nuove opportunità alle imprese, abbattere i costi della bolletta energetica, sviluppare nuova tecnologia e ridare fiato alle piccole imprese del settore edile e dell’indotto, vero polmone dell’economia territoriale.
«Questi interventi – conclude De Marchis – saranno tra gli assi del programma per il Lazio perbene e consentiranno di disegnare una Regione diversa, una Regione che sia davvero “al fianco delle imprese”».

 

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