FORMIA – Al Teatro Paone di Formia ieri sera Nicoletta Zuliani, candidata capolista del Pd ha riacceso l’interesse per la politica, quella sana, quella partecipata che, dall’ascolto dei cittadini, cerca di elevare l’impegno volto al bene di tutti e non legato a personalismi. I comitati sostenitori del Sud Pontino si sono impegnati molto al sostegno.
Così oltre 300 persone hanno partecipato ad un insolito spettacolo articolato in una sorta di intervista tra la Zuliani ed Emilio Ciarlo e un dibattito aperto con gli spettatori del Golfo, non solo formiani ma anche provenienti da Gaeta, Fondi, Itri, Lenola.
La candidata ha battuto molto sull’importanza della rappresentanza sul perché il voto va espresso consapevolmente se si vuol tendere ad una svolta politica che si allontani dall’antica gestione di cattivi amministratori, molti sono stati gli interventi di gente che ha ritrovato il suo sé nell’altro: un candidato donna, libera che non risponde a dettami e che ha come unico riferimento gli elettori.
L’incontro si è basato in particolare sull’importanza di saper accedere e utilizzare i fondi europei gli unici che possono finanziare progetti per il territorio e sulla necessità di istruire i giovani alla legalità perché sono loro il fulcro del futuro della politica e gli unici che riusciranno a scardinare sistemi corrotti. Scuola e Fondi Europei quindi.
“Le decisioni che riguardano la scuola, quali dimensionamento e nuovi corsi ad esempio – spiega Nicoletta Zuliani – non devono più cadere dall’alto. Occorre attivare un processo inverso in cui le idee partono dal basso. Tavoli di consultazione istituzionali a costo zero per l’amministrazione con pareri obbligatori e, in taluni casi, vincolanti ed elaborazione di un Piano dell’Offerta Formativa Territoriale. La scuola è il cuore pulsante del nostro territorio, dove sono presenti in modo capillare 250 strutture scolastiche sulle quali investire: devono diventare 250 presidi di legalità, 250 luoghi formativi per la riconversione lavorativa, 250 laboratori di partecipazione civica, 250 officine sociali e culturali dove Associazioni e cittadini di tutte le fasce d’età possono operare diventando così gli attori principali di una nuova stagione di coesione sociale”.