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TRUFFA E RICICLAGGIO
Manette per cinque a Latina. Tra loro un avvocato

arresto1LATINA – La polizia tributaria della Guardia di finanza e la Polizia Postale di Latina hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Latina Costantino De Robbio su richiesta del sostituto Cristina Pigozzo.

In carcere sono finiti Stefano Trotta, l’avvocato Pierluigi Palma, e una donna di nazionalità romena; ai domiciliari altri due quarantenni di Latina.

I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere, finalizzata alla truffa aggravata, al riciclaggio di denaro di provenienza illecita, fino al trasferimento fraudolento di valori e al patrocinio infedele.

Le indagini sono partite a gennaio dopo alcune operazioni sospette in merito a una serie di movimentazioni finanziarie, eseguite su conti correnti postali e bancari aperti dai complici di un noto imprenditore pontino, titolare di uno studio di infortunistica stradale, già oggetti di altre attività investigative consumate ai danni di una assicurazione.

MODUS OPERANDI – Il titolare dello studio, dopo aver reperito i verbali di gravi incidenti stradali, in cui erano coinvolti principalmente stranieri, li contattava e li circuiva al punto da farsi nominare procuratore, con ampie facoltà di rappresentarli e riscuotendo direttamente consistenti risarcimenti. Il raggiro era in pratica messo in atto sfruttando le proprie conoscenze in danno delle vittime che, essendo straniere, non conoscono le leggi italiane. Ai malcapitati veniva fatto credere che le somme loro anticipate corrispondevano ai risarcimenti assicurativi per la gestione delle pratiche.

Il titolare dello studio è sottoposto a misura di prevenzione personale e patrimoniale, ragione per cui si è servito anche di rapporti finanziari intestati ad altri indagati. Secondo le indagini il raggiro ammonterebbe a oltre 4 milioni di euro.

In un caso, a fronte di un risarcimento di 770 mila euro, la vittima, rimasta ferita in modo permanente, ha ricevuto dall’imprenditore solo 100 mila euro. Disposto anche il sequestro preventivo di  una serie di immobili e quote societarie.

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