LATINA – Erano pronti allo scontro con i tifosi laziali gli otto ultras della Salernitana arrestati ieri dalla Polizia ad Aprilia perché trovati all’esterno dello stadio Quinto Ricci armati fino ai denti. Mentre proseguono le indagini della Questura di Latina sull’inquietante episodio, sembra essere questa la ricostruzione più credibile che si fa strada tra gli investigatori.
Al momento del controllo della Polizia, gli arrestati stavano lasciando l’impianto sportivo dopo aver assistito all’incontro Aprilia- Salernitana, gara valevole per il campionato di Seconda Divisione di Lega Pro (finita 1-1). Avevano bombe-carta, mazze e bastoni che sono stati sequestrati dalla Polizia, ma quelle armi, non erano destinate a colpire i biancocelesti pontini, piuttosto i laziali.
Ieri infatti (dato lo stop del campionato di serie A) in tribuna, accanto al presidente dell’Aprilia Lazzarini, era seduto il presidente della Lazio Lotito e solo alcuni mesi fa, l’8 agosto scorso, le due tifoserie di Lazio e Salernitana si erano scontrate in occasione di un’amichevole disputata in Campania. Una rivalità generata dalla presenza di 8 ex laziali nell’organico della squadra granata.
Secondo la ricostruzione degli investigatori della Digos della Questura, è dunque probabile che ieri i più scalmanati tra i supporter della squadra ospite, volessero prepararsi ad un nuovo scontro.
Oltre agli otto arrestati, che saranno giudicati oggi per direttissima al Tribunale di Latina, nove persone tra cui un minore sono state denunciate. Gli ordigni di fabbricazione artigianale sequestrati con mazze e bastoni erano a bordo di un’auto nel corteo viaggiante di pulman e mezzi privati giunti da Salerno e che doveva essere scortato dalle forze dell’ordine fino alla Pontina.
Nei pressi dello stadio, in un’area di servizio di via Guardapasso ad Aprilia, sono invece sono state trovate altre mazze di cui evidentemente alcuni tifosi si erano disfatti.