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SCABBIA NORVEGESE, FASE CALANTE
Attiva linea telefonica per consulenza specialistica
Trentadue in tutto i contagiati

A sinistra il direttore sanitario Cassetta; accanto il professor Mastroianni dirigente di Malattie Infettive

A sinistra il direttore sanitario Cassetta; accanto il professor Mastroianni dirigente di Malattie Infettive

LATINA –  E’ operativo oggi il numero che la Asl ha voluto dedicare alle informazioni all’utenza sulla scabbia norvegese. E’ il 335 7988101 che fornirà consulenza medica specialistica. Il servizio annunciato ieri e divenuto operativo questa mattina, sarà attivo dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 dal lunedì al sabato.

IL PUNTO – Trentadue contagiati, centinaia di visite dermatologiche, quaranta chili di crema alla permetrina preparati dalla farmacia dell’ospedale,  un vademecum pubblicato in line sul sito aziendale, sono alcuni  dei numeri relativi al caso scabbia norvegese.  E’ stata l’Unità di crisi del comitato infezioni ospedaliere della Asl a fare il punto della situazione: “Il picco epidemico è in fase calante ” – assicura il professor Claudio Mastroianni, dirigente di Malattie Infettive,  il reparto al primo piano dove, a partire da domani sarà spostato l’ ambulatorio dermatologico istituito ad hoc per la valutazione dei pazienti esposti o contagiati dalla scabbia e posizionato nei primi giorni in una stanza del servizio 118 all’esterno del Goretti.

Il primo chiarimento al termine della riunione ha riguardato la morte della paziente contagiata da questa mordace forma di scabbia: “La paziente è deceduta a causa della grave patologia di cui soffriva che ne aveva compromesso il sistema immunitario. La scabbia è stata una concausa”, ha voluto puntualizzare il direttore sanitario della Asl, Ennio Bruno Cassetta fornendo anche le notizie  sull’andamento dell’epidemia e sulle nuove misure prese per circoscrivere il contagio. ASCOLTA

cassetta-mastroianni

Tra le misure prese dalla Asl il potenziamento dell’ambulatorio dermatologico, il coinvolgimento dei medici di base, la messa a disposizione di un dermatologo a domicilio per i pazienti allettati che nei giorni scorsi siano stati ricoverati al Goretti. “Ma c’è da stare tranquilli, le misure prese sono scrupolose. Inoltre i casi diretti di contagio non sono più possibili  e i casi secondari sono molto meno contagiosi”, ha spiegato l’infettivologo ASCOLTA MASTROIANNI

mastroianni

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