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CAMBIO AL VERTICE DEL PD
Adesso Latina: “Deve cambiare anche il progetto”

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Prendiamo atto dai giornali che il segretario provinciale del PD Enrico Forte intende dare le sue dimissioni per avviare quella fase di rinnovamento e speriamo anche cambiamento, che a più riprese è stata da noi invocata come urgente e necessaria a dare un profilo e un progetto per questa provincia alternativo a quello fallimentare del centrodestra.

Riteniamo che questo passaggio di consegne come quello delle primarie in corso in alcuni comuni della provincia, stanno dimostrando che in questi anni è prevalsa una logica di correnti valida solo a scalare “postazioni” più che al buon governo delle città, e dopo aver raggiunto alcuni obiettivi il partito può essere anche una cosa di cui disfarsi. Per essere chiari crediamo che il cambiamento e il rinnovamento della segreteria provinciale cosi come quella comunale, non solo dei segretari, un fatto dovuto per responsabilità politica prima e poi semmai per la questione di sovrapposizione degli incarichi.

E’ evidente che esistono nel PD provinciale due blocchi elettorali che hanno agito unitariamente nei mesi scorsi che si confrontano da più di quindici anni e che raccolgono sempre il medesimo consenso. Latina e la provincia “hanno già dato” e per molti versi è ozioso insistere in analisi e reprimende che lasciano il tempo che trovano. Tuttavia non è tempo di lamentazioni o recriminazioni. Viviamo un tempo che sconvolgerà gli assetti e trascinerà via chi pensa di poter continuare ad agire secondo queste modalità e questo stile.

Noi abbiamo iniziato un percorso diverso che parte dall’interno del PD ma vuole andare oltre perché non intende più partecipare a tatticismi, caminetti, confronti congressuali o autoreferenziali, preferendo puntare sul confronto diretto con i cittadini e i mondi vitali della società, passando per i temi, le proposte concrete, i programmi.

Una visione e un progetto che non prevede attenzione alle provenienze, agli ex o ai nuovi e piuttosto vuole valorizzare l’impegno, la serietà, la capacità di elaborare idee innovative o rappresentare sensibilità di strati sociali o ambienti in continuo cambiamento. Anche quelli fuori e lontani dal PD, a partire da quelli che ci hanno abbandonato in altre occasioni scegliendo preferendo esperienze civiche o altri partiti. Noi vogliamo rivolgerci a tutti i cittadini che hanno partecipato e che avrebbero voluto partecipare alle primarie del 25 novembre, che lontani da quell’entusiasmo non hanno votato più per il Partito Democratico. Non ci interessano il ceto politico o i capi bastone che controllano voti e tessere: ogni punto in più di preferenze viene pagato con un punto in meno di credibilità complessiva.

Per questo vogliamo resistere alla “normalizzazione”, agli accordi e alle analisi che sentiamo proporre. Attualmente i blocchi che guidano il PD e che tanto successo elettorale hanno, devono assumersi tutta la responsabilità di guidare il partito. STA A VOI! Noi non parteciperemo a battaglie interne, come non ci interessa intentare nessuna scalata al PD, Noi siamo disponibili e pronti con chiunque e in qualsiasi spazio politico, a partire: dalle cose di fatto realizzano quel cambiamento che in tanti invochiamo, come dai temi che riteniamo prioritari, per questa provincia.

Abbiamo cosi chiesto e continuiamo a farlo anche in questa occasione, che la segreteria provinciale metta al primo ordine questi quattro punti da cui ripartire e di cui farsi promotrice in regione e in provincia:

LAVORO E FORMAZIONE, WELFARE, TRASPARENZA E LEGALITA’ e NUOVE POLITICHE DI SVILUPPO

– Lavoro e formazione, nel rispetto della gravissima situazione occupazionale e a partire dai progetti innovativi proposti dal Presidente Zingaretti in cui chiediamo di inserire da subito “Latina 2020”. Per la realizzazione di una Agenda regionale per la crescita.

– Un welfare non solo di tipo assistenziale, ma in grado di far attivare risorse personali e presenti sul territorio. Promuovere e sostenere l’adozione e il pieno funzionamento della “carta dei servizi” Siamo indietro e molto c’è da fare rispetto all’attuazione della legislazione e di misure che favoriscono un’efficace integrazione dei servizi socio-sanitari, la partecipazione e il controllo da parte dei cittadini.

– Un nuovo coordinamento e sviluppo per il territorio, che parta valorizzazione del ruolo della provincia di Latina come “porta del Mediterraneo” attore di quelle politiche per l’“economia del Mare” nella nuova strategia di internazionalizzazione della regione Lazio; (qui si avrebbe senso avere un assessore per il nostro territorio)

– Trasparenza e legalità nelle amministrazioni comunali, provinciale secondo le proposte, più volte avanzate e dettagliate, sull’istituzione dell’anagrafe degli eletti e il protocollo della legalità negli appalti pubblici.

Abbiamo chiesto, inoltre, la trasparenza in tutte le nomine di competenza regionale e territoriale che coinvolgano il livello provinciale attraverso una pubblicizzazione dei nominativi, una valutazione trasparente dei relativi curricula, nel pieno rispetto delle regole dello statuto del PD, una procedura di decisione che consenta di rispondere delle scelte a chi le compie. Abbiamo anche chiesto a questa direzione provinciale di rendere pubblica la rendicontazione delle spese relative alla sua attività negli scorsi anni, che venga reso noto l’utilizzo delle risorse conseguite dal tesseramento, che venga pubblicata la rendicontazione delle spese per le ultime candidature regionali e di quelle a Sindaco dei comuni della provincia, che sia accessibile il bilancio delle spese e dei ricavi ottenuti in occasione delle primarie 2012, di cui ad oggi non ne sappiamo nulla pur avendo partecipato, e non in maniera marginale, a quella vicenda.

 

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