LATINA – Emergono novità sul duplice omicidio di Sezze Scalo nel quale furono uccisi a colpi di pistola Alessandro Radicioli e Tiziano Marchionne. La posizione di Umberto Gori, uno degli arrestati per il delitto, in carcere dallo scorso 29 ottobre, dopo i risultati degli esami del Racis sulle armi ritrovate sulla scena del delitto potrebbe cambiare. Nei laboratori dei carabinieri non sarebbero state isolate infatti le sue impronte.
L’uomo, che era sospettato di aver messo nella mano di Radicioli, quando era già a terra privo di vita, una pistola per confondere la scena, ha sempre sostenuto di trovarsi al distributore di benzina dove è avvenuta la sparatoria per fare da paciere tra i Botticelli e le due vittime e di aver assistito impotente agli eventi.
Ora, dopo le novità emerse dagli esami balistici, i legali di Umberto Gori, Carlo Alberto Melegari e Daniele Giordano, chiedono al magistrato che conduce le indagini dei carabinieri, il pm Gregorio Capasso, di ascoltare nuovamente il loro assistito. L’uomo, che in carcere ha perso molti chili, sarebbe disposto a fornire tutti i particolari sulla vicenda e chiede di essere ascoltato prima che sia chiusa l’inchiesta, un passaggio ormai imminente.