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LATINA – “Chi guida ubriaco ha un’arma in mano, non basta considerarlo responsabile di omicidio colposo”. Lo ha detto Antonio Imperiali, il papà di Roberta, la donna deceduta con il marito il giorno di Pasqua su Via Sabotino. Imperiali è intervenuto alla manifestazione dell’associazione familiari e vittime della strada che si è tenuta questa mattina sotto la Prefettura di Latina per richiamare l’attenzione sugli incidenti stradali.
Dopo quello che molti hanno definito il massacro di Pasqua, con il weekend festivo segnato da quattro morti sulle strade, l’associazione Familiari e Vittime della Strada si raduna in piazza della Libertà. All’ingresso del Palazzo del Governo sono state esposte croci con le foto di tanti ragazzi che hanno perso la vita sulle strade, mentre il vice presidente nazionale dell’associazione, Giovanni Delle Cave, è al terzo giorno di sciopero della fame. “Non smetterò fino a quando l’autorità giudiziaria non prenderà gli opportuni provvedimenti contro gli autori della strage di Pasqua”. Delle Cave nei giorni scorsi ha scritto al Prefetto e al Ministero dell’Interno per invocare iniziative urgenti.
E ieri è stata consegnata la perizia della polizia stradale sulla velocità tenuta dalla Bmw che domenica scorsa ha speronato l’auto su cui viaggiavano Massimo Brunetti e sua moglie Roberta Imperiali poi deceduti, l’accertamento servirà al magistrato della Procura di Latina che conduce l’inchiesta per decidere quali provvedimenti prendere nei confronti del conducente dell’auto sportiva già indagato per omicidio colposo.
