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REGIONE LAZIO, PRESENTATO BILANCIO
Zingaretti: “Non è il nostro, ma necessario evitare paralisi”

zingaretti«Questa Regione prima che governata va salvata». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, presentando con  l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore, il bilancio 2013  approvato lunedì 15 aprile dalla giunta. «Abbiamo approvato questo bilancio – ha spiegato il governatore – in una situazione che ci impone di approvare il documento in Consiglio entro il 30 aprile perché in caso contrario scatterebbe il blocco obbligatorio delle spese”.

Collegato al bilancio il pacchetto “Una Regione pulita di cui fidarsi”che prevede la riduzione della contribuzione dei consiglieri regionali e l’abolizione del vitalizio sia per i consiglieri regionali che per gli assessori, tagli che produrranno, secondo i conti della giunta Zingaretti,  230 milioni di risparmi nei prossimi tre anni. Rispetto al precedente bilancio sono stati stanziati ulteriori 8 milioni di euro per i servizi sociali; ci sono inoltre 500 mila euro per l’internazionalizzazione delle imprese.  Per assessori e consiglieri  la retribuzione scende da un netto di  8.100 euro al mese ad un netto di 6.800 euro.

Il pacchetto prevede anche una riduzione delle spese dei gruppi del consiglio regionale.

Zingaretti ha affermato: «Non è un bilancio costruito dalla mia giunta, è stato impossibile dare un indirizzo vicino al nostro programma elettorale. È un bilancio ereditato, un atto di responsabilità per mettere in sicurezza la funzionalità dell’ente. In giugno vareremo il primo assestamento di bilancio così da poter dare i nostri indirizzi politici».

Due, per il neogovernatore, i “segnali forti” dati dalla nuova giunta con i fondi sul welfare e l’internazionalizzazione delle imprese. «La pesantezza del disavanzo, 11,5 miliardi, due in più rispetto al 2010, chiari profili di illegittimità nella gestione finanziaria e, come disse anche la vecchia giunta e io lo condivido, una grave contrazione delle risorse da parte dello Stato. Affrontare questa situazione – ha concluso Zingaretti – è la condizione prioritaria, ma è da qui che dobbiamo partire».

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