LATINA – Il presidente dell’Avis Comunale di Latina, Massimiliano Bellizia, in replica alle notizie sulle sentenze favorevoli a pazienti che avevano subito danni da sangue trasfuso infetto, vuole precisare che: “i casi di “infetti da trasfusione”, sono riconducibili ad un periodo che va dagli anni ’60 al 1989. In quel periodo, i test effettuati sul sangue e sui donatori, non consentivano ancora di identificare con la massima efficacia infezioni, molte delle quali allora, non ancora note alla scienza.
Oggi e come accade oramai da parecchi anni, considerata la I Legge Quadro del Sistema Trasfusionale, la 107/1990, l’adozione di protocolli sanitari molto rigorosi, tra i più rigorosi del mondo, che prevedono, una attenta selezione del donatore e screening, effettuati su tutte le sacche raccolte, in grado di rilevare tutte le patologie di rischio riconosciute – sono l’assoluta garanzia che il sangue raccolto e trasfuso è sicuro.
“Avis – sottolinea il presidente – in tutte le sue strutture da sempre, è in grado di offrire assistenza ed informazioni sulla sicurezza del sangue raccolto, per una donazione consapevole, sia per il donatore che per il ricevente. Avis, grazie ai centinaia di donatori di sangue, plasma e piastrine e all’ impegno di Medici e Infermieri, ogni giorno cerca di dare soddisfazione al fabbisogno di sangue che arriva dal territorio. Solo nel 2012 Avis Comunale Latina ha raccolto più di 6000 sacche di sangue (su 18.000 in tutta la provincia), tra sangue Intero e Emoderivati che sono riuscite a garantire l’autosufficienza. La assoluta sicurezza nelle tecniche adottate per il prelievo, l’assoluta scrupolosità nel rispetto dei protocolli sanitari, la costante opera di sensibilizzazione verso il gesto del dono, sono l’impegno che Avis vuole mantenere con la sua presenza sul territorio di Latina”.
Avis dunque lancia un appello a tutti i donatori di oggi e di domani di “proseguire nella loro scelta di solidarietà perché, se la fiducia nella ricerca scientifica è futuribile; quella in coloro che donano una parte di se da anni o da domani sono la nostra inesauribile certezza”
