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LIBRI DA SCOPRIRE SFIDA IL FREDDO

libridascoprireLATINA – Prosegue in Piazza del  Popolo a Latina Libri da Scoprire. Piede sull’acceleratore per la rassegna dell’editoria che  vedrà tra sabato pomeriggio e la giornata conclusiva di domenica una raffica di appuntamenti e incontri con gli autori locali e nazionali. Unico neo,  il freddo, che ha portato la colonnina a Latina giù di 15 gradi.

LE FOTO DI LIBRI DA SCOPRIRE

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 programma di domenica 26:

alle 10 Lucia Viglianti presenterà ‘La vita sbagliata di Marilyn Conchita’: ambientato in un’immaginaria Spagna dell’immediato futuro, con l’avvento della dittatura della Nuova Era Taurina, il romanzo narra di una giovane donna, Immaculada Lucrecia Ruiz, incarcerata come impenitente dal regime e costretta ormai da anni all’Indicibile Cura. In carcere farà in tempo a scrivere le sue memorie, sotto il nome di Marilyn Conchita, rievocando, nella sua vita sbagliata, l’eterno amore perduto per lo scapestrato, malinconico e romantico Clark Manolete, perduto di vista molti anni prima. La strana comparsa di un’altra figura femminile, prima del finale tragico e surreale, darà la possibilità ad una terza donna di salvarsi, ritrovando il Ricordo, l’Emozione e forse l’Amore, abilità e sentimenti banditi dal potere.Gioco letterario puro, il romanzo è la versione parallela di ‘La vita sbagliata di Clark Manolete’ di Pierluigi Felli (ed. Mondostudio), a cui l’autrice, al suo esordio nel romanzo, risponde con la propria versione della storia, perché non bisogna mai credere ad una sola versione dei fatti.

Alle 11 è il turno di Alessandro Vizzino con ‘La culla di Giuda’: un libro dal ritmo intenso, che coinvolge appieno il lettore, un romanzo che potrete leggere in poco tempo, data la brevità del testo, ma che rivela molto dell’intenso studio storiografico messo a punto dall’autore per stendere l’opera. Tra massoneria, Santa inquisizione, e la storia di Giacomo Casanova, seguirete Valentino Mastro,
detective privato, in giro per l’Europa alla ricerca di nove strumenti di tortura trafugati dal museo
di San Marino e in mano ad una banda che rivelerà presto il suo intento: vendicare gli anni di torture che Santa Madre Chiesa ha inflitto ai massoni. E da qui il titolo La culla di Giuda (detto anche Veglia: il martoriato, cinto all’altezza dell’addome da un anello di metallo e collegato a soffitto e pareti da un complesso sistema di corde, veniva lasciato cadere, più o meno violentemente, su un cuneo appuntito sormontante un treppiede. (…) Questo genere di tortura era reso ancor più terribile dalla veglia continua a cui l’imputato era costretto). Un mistero da risolvere, un omicidio, una vita da salvare, la suspence messa in piedi da
un’organizzazione massonica, la perfetta descrizione dei luoghi che fanno da sfondo all’intreccio narrativo, la simpatia aggressiva del protagonista, sono tutti gli ingredienti che terranno il lettore incollato al libro.

Alle 12 ‘Storie di perdoni, santi e poveri diavoli – Santa Maria Goretti nei 110 anni del martirio’ del giornalista pontino Gian Luca Campagna: un libro per adulti, intriso di sangue, follia, disperazione, miseria umana, arricchito da immagini e istantanee che scandiscono questo viaggio nell’animo umano, che sfiora l’anima tra Fede e Ragione, un testo dove viene assolutamente messa al bando l’ipocrisia e lascia che le cose e gli uomini abbiano la loro vera identità. Nel libro viene volutamente scandita la vita della santina in 7 atti che fissano nella memoria collettiva il suo percorso sulla terra, il passaggio nel sacro e la consegna dei suoi insegnamenti ai posteri. Nel libro largo all’ordito di piccole trame, di frammenti narrativi che coagulano attorno a sè sentimenti e location, atti di viltà umana alternata a reazioni di coraggio e di ricerca del riscatto, dettato da chi tesse e agita le fila come un Grande Burattinaio, ma anche ragionamenti convenienti e disegni che lasciano poco spazio al divino e odorano di interesse di potere che restano propri dell’animo umano, indipendentemente dall’abito che si indossa.

 

Alle 17.45 Roberta Bruzzone con Segreti di famiglia, indagine su Sarah Scazzi e il gineceo che ne ha decretato la morte ad Avetrana: la criminologa Roberta Bruzzone ha fatto di questo incredibile caso mediatico un libro-dossier intitolato “Segreti di famiglia”, con co-autori Giuseppe Centonze e Filomena Cavallaro, fondatori del Gruppo Verità e Giustizia per Sarah. Il libro racconta, atti alla mano, l’omicidio della 15enne di Avetrana in tutti i suoi dettagli. La nota criminologa ritiene che la sentenza sia il risultato di un ottimo lavoro condotto dalla magistratura. La verità non è venuta del tutto fuori e questa sentenza rappresenta un po’ “Il caso Avetrana 1”. “Presto – afferma, con decisione, la nota criminologa – ci sarà un’Avetrana 2”. Alle 18.30 Marcello Simoni con una nuova avventura La biblioteca perduta dell’alchimista: quali misteri nasconde il Turba philosophorum, il libro segreto degli alchimisti? È la primavera del 1227 e la regina di Castiglia è scomparsa in modo misterioso. Strane voci corrono per il regno e alcuni parlano di un intervento del Maligno. L’unico in grado di risolvere l’enigma è Ignazio da Toledo, grande conoscitore dei luoghi e delle genti grazie ai suoi numerosi viaggi tra Oriente e Occidente e alla sua capacità di risolvere arcani e antichi misteri. A seguire Giordano Bruno Guerri con La mia vita carnale, tracce sulla vita del Vate D’Annunzio attraverso posa, finzione, provocazione, teatro: ecco i termini associati per decenni al nome di Gabriele D’Annunzio. Poi alle 20 Vittorio Sgarbi con Nel nome del figlio, che tenta il confronto tra l’arte figurativa e il mistero più grande che ha accompagnato l’umanità, la vita di Gesù. Nel corso dei secoli questo Mistero, oltre che il linguaggio della Chiesa ufficiale, ha parlato il linguaggio della pittura. I Maestri bizantini senza nome, il Maestro della tavola di Sant’Agata, Pietro Cavallini, Giotto, Cimabue, Masaccio, Filippo Lippi, i Maestri veneti, da Bellini a Carpaccio, a Tiziano, da De Mio a Jacopo Bassano a Tintoretto a Sansovino; i maestri nordici, da Memling a Dürer a Grünewald; Michelangelo, Raffaello, Potormo, Correggio, Savoldo, Moretto, fino a Caravaggio e i caravaggeschi, da Battistello, a Ribera, a Mattia Preti.

 

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