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AEROPORTO COMANI
De Monaco e Simeone: “Torniamo a parlare di scalo civile”

Aeroporto Comani

Aeroporto Comani

LATINA – Mentre da una parte il sidnaco di Latina Giovanni Di Giorgi, si dice proccupato per la perdita che subirebbe la città di Latina con il trasferimento a Napoli della scuola di volo del Comani, Salvatore De Monaco,  vicepresidente della Provincia di Latina e il consigliere regionale Pino Simeone, non leggono la notizia in modo negativo. Secondo loro infatti, si riapre la strada al terzo aeroporto civile del Lazio.

Questi i commenti dei due politici:

DE MONACO  – E’ di ieri la notizia in cui si apprende dell’imminente e progressivo trasferimento della Scuola di Volo dell’Aereonautica Militare dal Comani di Latina all’aeroporto di Gazzanise in provincia di Caserta. Decisione dettata da esigenze di tagli alla spesa che, in tempi come quelli odierni caratterizzati dalla crisi economica, non sembrano risparmiare nemmeno l’apparato militare dello Stato. Eppure il trasferimento del 70° Stormo si offre quale nuova ed ulteriore opportunità e ritrovato stimolo per la Provincia Pontina per la prosecuzione del progetto dell’Aeroporto Civile Comani di Latina. La progettualità del Comani a terzo scalo civile del Lazio è infatti e resta, una priorità dell’Ente, fortemente voluto, tanto da essere reinserito nella propria programmazione triennale delle opere pubbliche, ed in cui la Provincia di Latina ha creduto sin dall’inizio, sostenendolo già con l’allora Governo Prodi, quando, proprio causa la presenza militare nel Comani, fu invece scelto Viterbo, che oggi è stato con il no definitivo dei finanziamenti europei dichiarato del tutto inidoneo all’apertura a scalo civile. Nonostante infatti la sofferenza economica degli scali civili italiani, che risentono inevitabilmente del difficile momento economico, Latina, a metà strada tra Roma e Napoli, supplirebbe allo stato di decozione degli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino con l’impiego di ben poche risorse grazie alla presenza nel Comani di tutte le tecnologie moderne necessarie anche per l’atterraggio radar. Portare il terzo scalo civile del Lazio a Latina, appare del resto scelta del tutto congruente e contestuale alla ripresa ed incentivo del settore turistico che costituisce ben il 10% del Pil nazionale, attese le indiscusse potenzialità del pontino, prime tra tutte quelle legate al mare ed alle sue bandiere blu. Le risorse naturali e recettive del nostro territorio unitamente ai collegamenti infrastrutturali e segnatamente ferroviari adiacenti il Comani, ci rendono infatti primi in classifica per la realizzazione di un così ambizioso progetto che anche e soprattutto in termini occupazionali contribuirebbe ad una ripresa dell’economia locale. Per questo la Provincia di Latina continuerà ad impegnarsi per dar voce alle istanze del pontino, anche di fronte alle competenti Amministrazioni Nazionali e Sovranazionali, senza risparmiarsi dall’intraprendere battaglie che rappresentino gli interessi diffusi dei cittadini affinchè il Comani possa divenire una realtà.

SIMEONE – La scuola di volo del Comani di Latina potrebbe presto lasciare il capoluogo pontino. Secondo indiscrezioni, complice la spending review, entro il 2015 il 70° Stormo dovrebbe essere trasferito a Grazzanise in provincia di Caserta. Si tratta di un’occasione che non possiamo perdere, che il nostro territorio non può farsi sfuggire. Il trasferimento del 70° Stormo getta nuova luce sul progetto di realizzare al Comani un aeroporto low cost, turistico e commerciale compatibile con il sito militare. In questi anni sono stati presentati moltissimi studi che hanno dimostrato come la scelta di creare il terzo scalo del Lazio in terra pontina sarebbe la migliore sotto diversi punti di vista.  Alle ottimali condizioni tecniche si aggiungono, infatti, la vicinanza della stazione ferroviaria, per il collegamento con Roma e Napoli e l’assenza di vincoli ambientali ed archeologici. Ma la realizzazione di un aeroporto civile per la provincia di Latina ha un significato ben più importante perché segnerebbe una svolta sul piano economico ed occupazionale. Un’opera di questa portata garantirebbe la valorizzazione di aree come il Mof o l’intermodale e uno sviluppo concreto con un indotto che si potrebbe ricapitalizzare sull’intero territorio risolvendo anche il problema del sovraffollamento di Ciampino. Gli interventi necessari sono minimi e richiedono tempi brevissimi. L’adeguamento della pista (lunga circa 1,8 chilometri)  per un uso commerciale richiede una spesa sostenibile. Certo è che la nascita di uno scalo commerciale e turistico al Comani non può essere considerata come un’isola nel deserto. Il nostro obiettivo, quello di tutte le istituzioni al di là del colore politico, deve essere la creazione di un sistema integrato ed efficiente di infrastrutture (strade, porti, ferrovie) che rappresenti un elemento di attrazione per gli investimenti e un generatore di produttività. Lo sviluppo economico e la competitività della provincia di Latina e di tutta la Regione Lazio sono strettamente legati all’efficienza, alla funzionalità delle infrastrutture che lo caratterizzano. In Regione mi batterò perché quella dell’aeroporto a Latina non sia archiviata come l’ennesima occasione persa. Sono certo che il presidente Zingaretti, con un’azione forte e decisa, possa comprendere la portata di questa opera contribuendo a rendere concreti tutti i buoni propositi in termini di sviluppo che al momento sono ancora fermi alle ipotesi”.

 

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