LATINA – “Il Piano economico finanziario che è in discussione in commissione ambiente e in quella bilancio è solo un lontano parente di quello che ha presentato Cirilli in conferenza stampa”. Lo afferma Giorgio De Marchis, capogruppo del Pd in una nota. Il Pef presentato dall’amministrazione comunale conterrebbe errori sia di merito per quanto concerne il sistema di raccolta dei rifiuti sia procedurali per quanto attiene alcuni riferimenti applicati in maniera errata.
“Nel pef a consuntivo 2012 – afferma De Marchis – sono stati inseriti come costi un milione e 300mila euro come costi per insoluto che dovranno essere pagati dagli utenti, senza però che siano state emesse le relative cartelle esattoriali. Ovvero senza che i debiti siano stati realmente accertati dall’ufficio tia”.
È stato anche previsto un accantonamento pro insoluto nel 2013 pari al 5% del pef, in totale contrasto con le linee guida elaborate dal ministero delle finanze che prevedono l’accantonamento del valore netto dello 0,5% per anno del valore nominale fino a un massimo del 5 % da realizzare nel corso degli anni.
“Sono errori seri che possono compromettere la legittimità stessa del documento”, commenta il capogruppo.
La commissione ha inoltre sottolineato che i sistemi adottati nel corso dell’ultimo anno, in nodo particolare il riassetto del sistema dei rifiuti e le guardie ecologiche, rappresentano un costo elevatissimo per gli utenti pari a circa 660 mila euro al quale non corrisponde una maggiore qualità del servizio erogato.
Il piano economico finanziario poteva essere approvato nei primi mesi dell’anno e lo stesso legislatore aveva lasciato un margine di tempo per l’applicazione della tares.
Oggi con i ritardi accumulati si corre il rischio di non riuscire a stampare per tempo e a recapitare la prima bolletta tares prevista per il 30 ottobre. Fatto grave che comporterà disagi ai cittadini di Latina già vessati da una tariffa tra le più alte in Italia.
Continueremo nei prossimi giorni l’analisi puntuale del pef – conclude il capogruppo Pd Giorgio De Marchis – dopo aver provveduto a inviare ai revisori dei conti le nostre osservazioni rispetto ai dubbi di legittimità che abbiamo sostenuto in commissione bilancio. Qualora non fossero risolte invieremo il pef all’esame della magistratura contabile”.
