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SOSPENSIONE, LA PROVINCIA VA AVANTI
Cusani al Prefetto: “Atto grave, mi opporrò”
Polemica per l’esclusione di alcuni giornalisti

Il Presidente della Provincia, Armando Cusani

Il Presidente della Provincia, Armando Cusani

LATINA –  E’ stato convocato per oggi alle 10 dal presidente del consiglio Michele Forte, il segretario provinciale che dovrà trasmettere formalmente al Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani l’atto di sospensione dalle funzioni. E’ la procedura, i fatti e gli effettui di essi, in realtà sono già noti a tutti: Cusani non è più a capo dell’ente di Via Costa. Il politico del Pdl si è preso altro tempo per consultare gli esponenti del suo partito che siedono in Consiglio e in giunta e decidere il da farsi, ma intanto ha annunciato opposizione contro il decreto prefettizio.

“Un provvedimento che considero sbagliato sia nella forma sia nella sostanza, e sul quale mi opporrò in tutte le sedi possibili e immaginabili, ponendo in campo una forte campagna sulla consistenza di questa ingiustizia”,  ha dichiarato Cusani in una nota dai toni pesantissimi, in cui  parla di scorrettezza istituzionale e di errori nell’applicazione della legge da parte del Prefetto Antonio D’Acunto, che riscontrando nel caso specifico la ricorrenza delle condizioni di  incompatibilità previste dalla Legge Severino, ha firmato il decreto di sospensione.

E ieri, allo scontro istituzionale con il rappresentante di Governo, si è affiancato quello con i giornalisti. Cusani aveva infatti convocato una conferenza per spiegare la sua posizione in relazione al provvedimento che lo sospende dalle funzioni e che ha definito “un atto grave”, ma ha deciso di impedire l’accesso nella sede dell’Ente pubblico ai giornalisti di Latina Oggi colpevoli di aver pubblicato la notizia della sospensione in modi non graditi. Per solidarietà, i colleghi di altre testate, dopo aver tentato invano di mediare hanno deciso di non partecipare all’incontro.

LA NOTA DEI GIORNALISTI – “Questo è il clima nel quale si fa giornalismo nel nostro territorio – dicono Giovanni Del Giaccio e Antonio Bertizzolo, fiduciari dell’Associazione stampa romana e dell’Unione cronisti – protestiamo formalmente nei confronti della Provincia che in quanto ente pubblico non può decidere chi far entrare e chi non a una conferenza, fra l’altro in una sede istituzionale”.

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