FORMIA – Le indagini relative alle inchieste su Aurora immobiliare e sull’ex pastificio Paone hanno portato oggi a un vero e proprio terremoto presso il Comune di Formia. Quindici tra politici e amministratori pubblici del Comune di sud Pontino sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, concussione, abuso d’ufficio e al falso.
E’ questa l’accusa che la il sostituto procuratore Giuseppe Milano ha ipotizzato nei confronti di alcuni noti esponenti politici e imprenditori, tra cui figurerebbe anche l’ex sindaco Michele Forte, l’ex vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, Benedetto Assaiante, il comandante dei vigili urbani Rosanna Picano e alcuni dirigenti comunali. Un sistema che permetteva di aggirare le regole e le leggi in particolare sull’urbanistica e gli appalti pubblici. Sono circa 30mila le pagine delle motivazioni dell’indagine supportata anche da intercettazioni che evidenziano l’utilizzo di un sistema atto a influenzare le azioni dell’amminstrazione comunale. Le indagini sono svolte dai Carabinieri.