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Toponomastica al femminile, respinto l’emendamento del Pd

I consiglieri chiedevano l'intitolazione di strade a donne famose

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LATINA – È stato respinto in Commissione Sanità l’emendamento del Partito democratico al Regolamento Toponomastico di Latina, presentato dalla consigliera Nicoletta Zuliani per favorire un riequilibrio di genere nell’intitolazione di strade, piazze e scuole del capoluogo pontino intestando alcuni di questi luoghi pubblici a figure femminili che si sono distinte in città per impegno civile, professionale e sociale.
La Commissione si è riunita dopo che il consiglio comunale ha congelato la mozione del Pd che chiedeva una maggiore parità di genere nell’assegnazione dei toponimi, rimandando la discussione alla sede competente in materia. Discussione e votazione si sono tenute questa mattina alla presenza della dottoressa Galardo e dell’assessore Di Cocco. La proposta fatta dal presidente della Commissione Sanità Giorgio Ialongo di rinviare il voto perché la maggioranza potesse avere più tempo per valutare una posizione comune è stata bocciata e con tre voti favorevoli, uno astenuto e quattro contrari l’emendamento del Pd per modificare il Regolamento è stato respinto. «La maggioranza – afferma critica la Zuliani – sta rimpallando la decisione sul se e come intervenire in merito alla questione, intanto le donne sono invisibili nel linguaggio, nella segnaletica stradale e nella toponomastica così che siamo considerate più corpi che persone, con tutte le conseguenze che ne derivano».
La Commissione ha invece approvato all’unanimità la proposta avanzata dal consigliere Pd Fabrizio Porcari di inserire la presidente della Commissione Pari Opportunità tra i membri effettivi della Commissione Toponomastica affidandole il compito di vigilare sul rispetto dell’alternanza di genere nei nomi di strade e piazze. «La mia proposta – spiega Porcari – è nata quando si è capito che l’emendamento firmato dalla Zuliani sarebbe stato bocciato. Un riequilibrio di genere nella toponomastica è necessario. Per questo la presidente della Commissione Pari Opportunità è sicuramente la figura più idonea a tale ruolo, ma per non creare confusione è necessario anche che la scelta dei nomi delle strade sia fatta rispettando l’omogeneità nelle varie zone. Per esempio, una parte della città con tutti nomi di fiori o di filosofi permette una più facile individuazione della zona».
«Sul tema delle pari opportunità e della valorizzazione e promozione delle donne nella vita pubblica questa amministrazione deve colmare un grave ritardo – sottolinea il consigliere Omar Sarubbo – provato dal fatto che da tre anni attendiamo l’istituzione della Commissione Pari Opportunità, prevista dall’art. 41 dello statuto. Non possiamo non registrare un piccolo passo avanti, ma non ci accontentiamo. Il nostro obiettivo è infatti quello di marciare speditamente verso il raggiungimento della piena parità di genere in ogni settore della nostra società. Per questo nel prossimo consiglio comunale continueremo la battaglia in favore delle donne proponendo ancora una volta gli emendamenti al nuovo Regolamento che oggi la maggioranza ha bocciato».
Anche la Zuliani rimanda all’appuntamento del prossimo consiglio assicurando di riportare la discussione sul tema in quella sede. «Si fa fatica a riconoscere il debito storico e culturale nei confronti delle figure femminili che hanno contribuito alla storia della nostra città e del nostro paese. La maggioranza, fatta esclusione per Bruni che si è astenuto, preferisce dire “no” alla nostra proposta con la scusa che “da nessuna parte è vietato intitolare luoghi pubblici a donne”. Il fatto culturale non è preso minimamente in considerazione. Credo che Latina – conclude amara la consigliera – sia l’unica città italiana ad avere problemi “di questo genere”».

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