
Giorgio De Marchis
LATINA – “La delibera per l’aliquota Tasi votata oggi dal consiglio comunale di Latina è soltanto un escamotage per rinviare la discussione in avanti”. Il consigliere comunale del Partito democratico Giorgio De Marchis spiega i motivi dell’impossibilità di votare il provvedimento: “non affronta i nodi principali della Tasi che sono la quota per l’abitazione principale e il sistema di detrazione annesso. Nello stesso tempo la maggioranza del Comune di Latina non quantifica il fabbisogno economico finanziario che dovrebbe essere coperto con la Tasi. Pertanto rimangono aperti tutti i nodi e soprattutto la maggioranza con questo atto si riserva di determinare a proprio piacimento le tariffe in futuro; pensando eventualmente a prevedere un’imposizione notevole per l’abitazione principale gravando tra l’altro anche sugli inquilini”.
“Sono queste le motivazioni che ci hanno portato a lasciare l’aula al momento del voto – continua De Marchis – diversamente avremmo votato contro, perché una delibera di questo tipo denota scarsa trasparenza e soprattutto una presa in giro per i cittadini che non hanno ancora ben chiaro il quadro di imposizione tributaria che verrà approvato definitivamente dalla maggioranza del Comune.
Avremmo preferito una delibera di natura diversa come quelle approvate in molti Comuni capoluogo in Italia, nella quale fosse definito da subito il fabbisogno finanziario da coprire con la Tasi e la destinazione del finanziamento per i servizi indivisibili”.
In questa direzione sarebbe stato opportuno specificare le quote di finanziamento necessarie alle spese di illuminazione pubblica, alle spese di manutenzione del verde pubblico, alle spese per la manutenzione delle strade e alla quota parte necessaria per il finanziamento della pubblica sicurezza.
“Tutto questo era auspicabile oltre che possibile – dice ancora il consigliere comunale del Pd – insieme alla fissazione da subito dell’aliquota dell’abitazione principale. Ricordiamo tra l’altro che l’eventuale rinvio dell’aliquota prevista dal governo è consequenziale al fatto che molti Comuni che dovrebbero determinare l’aliquota Tasi entro il 23 maggio, andranno al voto due giorni dopo. Una situazione che non riguarda tuttavia il Comune di Latina.
A questo punto – conclude il consigliere democratico Giorgio De Marchis – incalzeremo la maggioranza in commissione bilancio per monitorare anche se il Comune poteva chiudere da oggi la pratica Tasi garantendo trasparenza e certezza di bilancio ai contribuenti latinensi”.
