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La Sapa di Fossanova chiude: a casa 136 lavoratori

Proclamato lo stato di agitazione

lavoroFOSSANOVA – La Sapa di Fossanova chiude. Questa mattina l’azienda ha consegnato alle organizzazioni sindacali e alla Rsu aziendale l’avvio del provvedimento per 136 licenziamenti.
Sapa produce estrusi in alluminio dopo la fusione dei due grandi gruppi del settore, Norsk Hydro e Sapa Group. Fiom, Fim e Uim definiscono “pretestuose” le motivazioni con le quali si giustifica la scelta di chiudere il sito di Fossanova, ovvero “a causa delle forti perdite economiche”. Quello che crea stupore – spiegano i sindacati – è stato apprendere la notizia dopo che dieci giorni fa la direzione aziendale aveva dato rassicurazioni alle segreterie territoriali e alle Rsu rispetto agli ordinativi e al proseguimento delle attività, tanto da scongiurare il ricorso alla cassa integrazione. Proclamato immediatamente lo stato di agitazione. Nei prossimi giorni si svolgerà il primo incontro nella sede di Unindustria Latina riguardo la procedura di mobilità nel quale le organizzazioni sindacali chiederanno l’attivazione di un tavolo ministeriale

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