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Rinviato tavolo Sapa, preoccupazione della Regione

Doveva tenersi giovedì al Mise

Regione-LazioPRIVERNO – Esprimo la mia preoccupazione per la decisione presa dalla Sapa di Fossanova di rinviare a data da destinarsi il tavolo convocato per giovedì 29 maggio alle ore 15,00, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. L’incontro – richiesto dal Presidente Zingaretti al Ministro Guidi dopo un primo tavolo che si era tenuto in Regione con l’azienda e le parti sociali – sarebbe stato utile per esaminare ogni possibile soluzione per la salvaguardia dei livelli occupazionali dopo che l’azienda ha comunicato, il 5 maggio scorso, la chiusura dello stabilimento in provincia di Latina per cessazione di attività e il conseguente licenziamento dei 136 lavoratori impiegati”.

Lo afferma in una nota l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente.

“La vicenda si inserisce in un clima di forte tensione culminato la settimana scorsa in un’aggressione da parte dei lavoratori a danno del direttore del personale della Sapa di Fossanova, che non possiamo che condannare pur comprendendo la disperazione e la difficoltà che stanno vivendo i lavoratori in questo momento critico. Ci auguriamo – conclude Valente – che l’azienda decida di sedersi al tavolo presso il Ministero e che l’incontro con le parti sociali venga riconvocato al più presto in un clima volto all’impegno e alla collaborazione di tutti a trovare una soluzione condivisa”.

FORTE – «Un atteggiamento ingiustificabile che rischia di vanificare tutti gli sforzi che si stanno facendo per salvaguardare i posti di lavoro e il futuro dell’azienda».
Il consigliere regionale pontino Enrico Forte interviene sulla vicenda della Sapa di Fossanova criticando la decisione di titolari della società di rinviare a data da destinarsi il tavolo di confronto già fissato per giovedì 29 maggio presso il Ministero dello sviluppo economico, tavolo che doveva essere la naturale prosecuzione dell’incontro tenutosi in Regione con la partecipazione dell’azienda e delle parti sociali.
«Il comportamento della Sapa – continua Enrico Forte – appare intollerabile soprattutto alla luce dell’impegno che la Regione Lazio ed il presidente Nicola Zingaretti in prima persona hanno dimostrato vista la gravità della situazione dopo la comunicazione da parte dell’azienda di chiudere definitivamente lo stabilimento di Fossanova con la cessazione dell’attività ed il licenziamento dei 136 dipendenti. Il tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico, sollecitato dallo stesso Zingaretti, aveva come obiettivo l’individuazione di un percorso possibile per salvaguardare i posti di lavoro, obiettivo che comunque la Regione non intende abbandonare nonostante l’atteggiamento dei vertici aziendali. Rivolgo quindi il mio invito alla Sapa affinché faccia un passo indietro e decida di avviare un dialogo con le parte superando anche le tensioni che hanno caratterizzato nelle ultime settimane i rapporti con i dipendenti e mi auguro che il percorso avviato non venga bruscamente interrotto vanificando gli sforzi finora fatti per trovare una soluzione ragionevole e salvaguardare così i posti di lavoro. Soltanto attraverso la collaborazione sarà infatti possibile – conclude il consigliere regionale pontino – evitare un nuovo colpo all’economia del nostro territorio e all’occupazione individuando soluzioni alternative alla chiusura, compresa eventualmente la vendita o la riconversione dello stabilimento»

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