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#Latina sta con Aielli. Il giudice agli studenti:”Non perdete il valore della legalità e non cercate scorciatoie”

I rappresentanti del liceo classico: "Da una minaccia di morte deve venire un messaggio positivo per la vita"

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LATINA – “Non perdete il valore della legalità, non cercate scorciatoie, solo così avrete le mani libere”. Lo ha detto il giudice Lucia Aielli oggi rivolgendosi alle migliaia di studenti che hanno manifestato per esprimere la loro solidarietà e condannare in maniera forte e decisa la vile minaccia di cui il magistrato di Latina è stata bersaglio nei giorni scorsi. Lo ha detto con un filo di voce “non per debolezza, ma solo perché sono commossa dalle centinaia di attestati di stima e di solidarietà che mi hanno raggiunto”, ha detto la Aielli.

Il breve discorso pronunciato è partito proprio da un ringraziamento rivolto agli studenti dal palazzo di Giustizia, dall’ Aula di Corte D’Assise del Tribunale, dove l’Anm ha organizzato un’assemblea a difesa della legalità e della giustizia. Al centro, il presidente del Tribunale Catello Pandolfi, il procuratore capo Andrea de Gasperis, il presidente dell’Ordine degli Avvocati Giovanni Malinconico, tutti a chiedere maggiori risorse per il Tribunale “perché da tempo la situazione nel territorio pontino è cambiata”. Lo stesso appello rivolto alle istituzioni nazionali dal presidente e dal segretario dell’Anm di Latina, Mara Mattioli e Daria Monsurrò. Presente in aula anche il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, che proprio ieri ha parlato delle infiltrazioni mafiose sul territorio pontino definendo sorprendenti i dati dell’indagine della Luiss sulle infiltrazioni criminali nel tessuto  economico. Il giornalista dell’Espresso Lirio Abate ha lasciato un messaggio a chi “delegittima la magistratura”.

Le immagini sono arrivate all’esterno attraverso alcuni maxischermi posizionati in Piazza Buozzi. Sono rimasti silenziosi ad assistere  i ragazzi di tutte le scuole superiori della provincia di Latina, tremila cittadini di oggi e di domani,  che hanno voluto, promosso e organizzato il corteo partito da Piazza del Popolo con la collaborazione di Libera.

Un serpentone ordinato che si è radunato in piazza del Popolo alle 9, si è mosso  alle 10, ha sostato  sotto la sede della  Prefettura,  davanti al Liceo Classico e infine in piazza Buozzi dove i ragazzi si sono ritrovati con le magliette e le felpe fatte stampare per l’occasione, con un laccio celeste al braccio, simbolo della giustizia, con i loro slogan e i manifesti che sono quelli di tutti: STO CON AIELLI.

Le parole del giudice Lucia Aielli

Lucia Aielli

“Da una minaccia di morte deve venire fuori un messaggio di legalità per la vita”. Parole forti quelle pronunciate dai rappresentanti del liceo classico di Latina, Duilio Cirilli e Paola Giovannetti, che affacciati dal secondo piano dell’istituto hanno ribadito a nome di tutti i giovani l’impegno contro le mafie e la criminalità. I due studenti hanno lanciato un lungo messaggio di legalità e di solidarietà verso le tre figlie del magistrato minacciato, che frequentano proprio lo storico liceo del capoluogo.

Il corteo era cominciato con una contestazione, gli studenti non hanno voluto i politici dietro i loro striscioni, chiedendo espressamente ai consiglieri e agli assessori comunali che si erano presentati questa mattina in piazza del Popolo, di restare fuori.

Il rappresentante del liceo classico Duilio Cirilli:

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Parole di solidarietà anche dal presidente del Tribunale di Latina Catello Pandolfi:

tribunale

tribunale bis

La data di oggi – lo ricordiamo – era quella indicata dalle false epigrafi come giorno della commemorazione funebre del magistrato, ed è stata scelta per questo motivo, per dire da che parte stanno i cittadini di Latina, quella grossa fetta che è la parte sana del tessuto sociale. Alta l’attenzione delle forze dell’ordine con la Questura che ha  coordinato un imponente servizio d’ordine.

<Continueremo a svolgere il nostro dovere per salvaguardare la solidarietà. Le istituzioni devono sapere che questo territorio è cambiato, servono più magistrati, più personale amministrativo, più forze dell’ordine per isolare i soprusi e far valere i diritti>. E’ questo quello che ha detto il presidente dell’Anm pontina Mara Mattioli nell’aula della Corte d’Assise. Anche il presidente dell’Ordine degli Avvocati Giovanni Malinconico ha posto l’accento sul ruolo delle istituzioni nazionali.<Devono sapere che il nostro tribunale è stato lasciato solo per troppo tempo, i giudici lavorano più degli altri ma senza riconoscimenti perchè Latina non è sede disagiata. I ragazzi che oggi si sono presentati qui in Tribunale – ha aggiunto Malinconico- rappresentano una bellissima risposta, dal letame nascono i fiori e questi studenti sono i nostri fiori>. In aula era presente anche Lirio Abbate, il giornalista dell’Espresso che da diversi anni vive sotto scorta, bersaglio di una minaccia proprio lo scorso 13 novembre. <A Latina l’aria è cambiata – ha detto Abbate – da fuori se ne sono accorti e arrivano le sentenze contro la criminalità>. Il segretario dell’Anm pontina Daria Monsurrò ha letto anche un messaggio inviato da Rosy Bindi componente della Commissione Parlamentare Antimafia. <Il 12 dicembre saremo a Latina per una missione programmatica della nostra commissione>, ha detto.

La giornata si concluderà alle 21 di nuovo in Piazza de Popolo con uno spazio dedicato alle espressioni artistiche, gestito dagli studenti: musica e interpretazione delle vicende legate a vittime innocenti di mafia. E’ possibile mobilitarsi anche sul web usando l’ hashtag  #stoconaielli e condividendo un pensiero di giustizia. Memoria e impegno, dunque, ma soprattutto pensiero. Solo attraverso lo studio e la riflessione  possiamo plasmare una cultura della legalità che sottragga terreno vitale alle mafie”, dicono gli organizzatori.

​(servizio, audio e video a cura di Roberta Sottoriva, Anna Maria de Blasio, Antonio Bertizzolo)

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