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Botte e risposta sull’atto aziendale della Asl tra Pd e FI

Intanto la conferenza dei sindaci lo approva

ENRICO FORTE

ENRICO FORTE

LATINA – Sul fronte sanità non si ferma la polemica tra il Pd e Forza Italia sull’atto aziendale del manager Michele Caporossi. Questa mattina il gruppo consiliare del Pd, accompagnato da Enrico Forte ha visitato il Goretti di Latina per verificare lo stato del nosocomio pontino e parlare con il personale delle criticità dei reparti e delle ulteriori misure da mettere in campo nell’ambito dell’azione di riordino della sanità avviata dalla Regione Lazio.

forte al goretti

Un atto che dunque “rappresenta una svolta nel settore della sanità della provincia pontina e pone fine a una serie di posizioni di rendita, probabilmente care al centrodestra e a chi contesta Caporossi”.

FI – Alle ore 10.30 anche Forza Italia ha visitato il Goretti con il Capogruppo alla Regione Lazio Luca Gramazio e l’Onorevole Regionale Pino Simeone. Per Simeone “L’atto aziendale così come strutturato non migliora ed anzi peggiora sia sul piano qualitativo che quantitativo l’offerta sanitaria della provincia di Latina. Siamo pienamente concorsi sulla creazione del Dea di II livello al Goretti di Latina e sul Dea di I livello a Formia ma siamo altrettanto convinti che ad oggi questi siano progetti che richiedono tempi lunghi per la loro realizzazione a causa delle grandi carenze che entrambi gli ospedali presentano sia in termini di personale che sul piano strutturale”. “Lo stesso direttore generale nell’atto aziendale – hanno aggiunto i consiglieri regionali di Forza Italia dopo la visita al Goretti – ha sottolineato che la realizzazione dei Dea di I e II livello richiede l’adeguamento della pianta organica nonché un adeguamento strutturale che data la collocazione degli ospedali risulta difficoltosa. Inoltre la centralizzazione dell’offerta e dei dipartimenti del Goretti di Latina non risulta essere una strategia attuabile stando la conformazione geografica del territorio. Il principio alla base dell’atto, prende in considerazione, infatti le distanze tra i diversi presidi e tra le diverse aree basandosi su criteri puramente numerici. Si misurano i chilometri e non i tempi di percorrenza che nella realtà, a causa anche di una viabilità obsoleta e della carenza di infrastrutture, sono lunghissimi. La realizzazione del Dea di II livello a Latina e di I livello a Formia – proseguOno gli esponenti azzurri – oggi, quindi, sono solo titoli sulla carta a cui non corrisponde il mantenimento dei servizi. Inoltre – proseguono – lo smembramento di alcuni reparti nei diversi presidi, come quello di cariologia ed emodinamica, o come quello di radiologia tradizionale da radiologia interventistica, crea confusione nella gestione dei reparti, penalizza le eccellenze e rischia di rendere inefficiente l’offerta sanitaria. L’impoverimento di reparti al San Giovanni di Dio di Fondi, la cancellazione dei servizi al Di Liegro di Gaeta sono tra i punti più deboli di un atto che va a svuotare gli ospedali, soprattutto nell’area centro e sud, e a privare i cittadIni di una adeguata assistenza territoriale”.

CONFERENZA DEI SINDACI – La Conferenza ha approvato l’Atto aziendale e il Piano strategico per la sanità con le modifiche proposte, che rappresentano la pianificazione delle strutture e dei servizi sanitari locali per i prossimi anni: venti sono stati i voti a favore, sei gli astenuti e nessun contrario. Si è così raggiunto un risultato importante per la Conferenza dei sindaci, coordinata dal primo cittadino di Latina, che è riuscita a concertare una serie di modifiche e integrazioni che vanno a coprire le esigenze di tutto il territorio provinciale e anche dell’ospedale S. Maria Goretti di Latina, proposte che sono state recepite. “Tengo a sottolineare come, grazie al lavoro compiuto insieme agli altri sindaci pontini, siamo riusciti a recepire le varie istanze del nostro territorio e presentarle al direttore generale della Asl, in cui abbiamo trovato grande disponibilità in un continuo confronto sui temi principali del sistema sanitario locale – afferma il sindaco di Latina – Per il nosocomio di Latina i miglioramenti previsti vanno nella direzione di rafforzare il Dea di II Livello, in virtù dell’attivazione di un reparto di terapia intensiva neonatale e chirurgia pediatrica nel dipartimento materno-infantile; previsto anche il reparto di senologia, epatologia e maxillo-facciale”.
Sono stati molti gli interventi da parte dei tanti sindaci presenti all’incontro, che hanno evidenziato le varie problematiche presenti nel territorio. E’ stato infine il sindaco di Latina a trarre le conclusioni di sintesi dei vari interventi da cui è emerso che la Conferenza dei sindaci si è riunita in maniera propositiva e costruttiva, che a differenza del passato si è espresso con votazione, condividendo di lavorare a stretto contatto con la direzione generale della Asl e con la Regione per analizzare e cercare di risolvere le varie criticità del sistema sanitario locale. Sarà lo stesso sindaco di Latina a convocare periodicamente la Conferenza dei sindaci per attuare il percorso per il miglioramento del sistema sanitario locale. Per l’attuazione dell’Atto aziendale il sindaco Di Giorgi ha inoltre ritenuto opportuno avvalersi di un supporto tecnico nella persona del dott. Saralli.

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